Anche  a Marsala la Giornata FAI di Primavera, visite guidate alle Saline e al sito di Santa Maria della Grotta

Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano

Marsala, per la Giornata FAI di Primavera 2015, apre le “porte” in due aree meravigliose, dove il tempo sembra essersi fermato. Domenica 22 marzo si potranno visitare i luoghi più suggestivi della Laguna dello Stagnone con le sue saline a cielo aperto e il misterioso Complesso Monumentale di Santa Maria della Grotta.

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La XXIII edizione delle Giornata FAI di Primavera segna una grande tappa per Marsala ed il suo territorio recentemente vincitore della sezione speciale Expo 2015 – Nutrire il pianeta, dedicata ai luoghi legati alla produzione e trasformazione alimentare. Il Concorso bandito propri dal FAI con il supporto di Intesa Sanpaolo.

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L’habitat naturale della Laguna dello Stagnone e delle Saline da cui si estrae, da tempi memorabili,  il sale ha sbaragliato la concorrenza di altri 257 siti di interesse nazionale, aree geografiche ed insediamenti umani che rappresentano il grande tesoro del nostro Paese. Quest’anno la Giornata FAI di Primavera si svolgerà proprio in questa fantastica cornice, fatta di mulini a vento che si specchiano nelle vasche del sale, con all’orizzonte le isoletto della Laguna dello Stagnone incastonate nello scenario mozzafiato delle Isole Egadi. Una sola giornata per celebrare questo piccolo angolo di paradiso. Domenica, accompagnati dalle guide del Fai e con il supporto dei ciceroni, messi a disposizione dalle scuole di Marsala, ci si potrà avventurare in un avvincente viaggio tra la natura incontaminata della riserva e la millenaria “fabbrica del sale” con le sue vasche, i mulini a vento ed i cumuli di sale coperti da cocci di terracotta.

Marsala-Santa-Maria-della-Grotta-sito-archeologico-marsalanewsNon meno interessante, forse solo poco conosciuta, l’altra tappa della Giornata FAI di Primavera di Marsala,  al misterioso sito di Santa Maria della Grotta. Una vasta area a ridosso del Palazzetto dello Sport che si estende sino alla Chiesa dell’Itria e al cimitero comunale. Sempre domenica 22 marzo, accompagnati dalle guide Fai e con il supporto dei ciceroni messi a disposizione dalle scuole è possibile visitare l’area nella quale insiste la chiesa di Santa Maria della Grotta che presenta un paesaggio roccioso, arido, caratterizzato soprattutto da sciare, con vegetazione molto rada e strutture edilizie modeste e rarefatte, segnato da numerose grotte e latomie da cui si estrasse la pietra tufacea con cui venne costruita la cinta muraria al tempo dell’assedio di Pirro a Lilibeo. Gli scavi archeologici hanno messo in luce sia l’esistenza di ipogei punici negli ingrottati, sia l’insospettata vastità dell’antica necropoli punica. Verso la metà del I secolo d.C. la zona venne interessata per uso catacombale dai primi cristiani di Lilibeo. I primi insediamenti Cristiani si ebbero nel 1089  con la realizzazione  del monastero basiliano che venne eretto su commissione di Cristodulo Rozio, ammiraglio antiocheno alla corte di Ruggero II. In quel momento, la popolazione di Marsala era in prevalenza di religione islamica, e che i primi edifici di culto cristiani furono la basilica di Santa Maria della Grotta e la chiesa di San Giovanni al Boeo, entrambe di rito greco–ortodosso. L’ordine dei frati basiliani, di rito greco, era l’unico a rappresentare in Marsala, il clero secolare. La scelta di Marsala non fu casuale, ma per compensare la città della perdita della sede vescovile, trasferita a Mazara. Ruggero II, assicurò all’abbazia una ricca dote comprendente il feudo di Rinazzo, l’isola di Mozia, il Casale Farchina con 450 salme coltivabili, compreso degli abitanti greci e musulmani e altri poderi. L’abbazia è una delle poche testimonianze della presenza e dell’espressione artistica e culturale bizantina, nella Sicilia occidentale.

Due siti di estrema bellezza e completamente diversi fra loro che, seppure distanti una decina di chilometri l’uno dall’altro, meritano di essere entrambi visitati. Non capita tutti i giorni di poter entrare nel Complesso Monumentale di Santa Maria della Grotta o di visitare la Laguna dello Stagnone e le Saline con il supporto di guide esperte.

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