Mazzabubù… Quanti “sindaci” stanno quaggiù? Dieci, o forse anche più, per una poltrona

Una decina i candidati sindaci, a Marsala, per una ventina di liste e potenzialmente più di 500 candidati per i 30 posti del Consiglio Comunale

comune-palazzo-pubblici-uffici-municipio-marsala-marsalanewsA maggio si vota intanto sui nomi degli aspiranti sindaci c’è tanta confusione. Salvo qualche piccola eccezione a due mesi dal voto non si riesce a delineare un chiaro quadro politico. Mentre esce di scena l’avvocato Stefano Pellegrino si rafforza la candidatura di Alberto Di Girolamo. Fra gli altri candidati sindaci si parla ancora di Enzo Sturiano, Paolo Ruggieri, Massimo Ombra, Diego Maggio, Enzo Domingo ed ancora Pino Ferrandelli, Antonio Angileri, Vincenzo Forti, Patrizio Sala e Pietro Milone, detto “Il Guru”. Come dire: c’è ne di tutti i tipi e per tutti i gusti. Agli elettori ogni giudizio… Vediamo comunque, da vicino, come si è evoluto nelle ultime ore il quadro politico

Si rafforza, di giorno in giorno, lo schieramento politico che vede come candidato a sindaco il dottore Alberto Di Girolamo. La coalizione guidata dal Partito Democratico sembra godere ottima salute, grazie anche alla confusione che si registra nell’opposto schieramento che è ancora senza un candidato, il centradestra, e la stessa opposizione interna del PD che non riesce a trovare un candidato degno di nota, malgrado l’ex sindaco Salvatore Lombardo ci sta lavorando da settimane. Ecco lo scenario politico, a Marsala, alla data odierna. Il candidato che ha più coalizzato adesioni e gruppi a sostegno, nonchè consenso popolare manifestato alle primarie, è il cardiologo Alberto Di Girolamo. La sua candidatura viene supportata dalle liste: il “PD”, “solita” ovvero la lista del Sindaco”, il “PSI” di Oddo, l'”UDC”, “Futuro per Marsala”, “Una voce per Marsala”, “Rinascita Marsalese”. Ben 7 liste con 30 candidati cadauna, per un totale di 210 aspiranti consiglieri comunali che, oltre a fare la propria campagna elettorale, dovrebbero far crescere in maniera esponenziale i consensi per Alberto Di Girolamo candidato a sindaco di Marsala. Una eccellente macchina elettorale che, salvo imprevisti, potrebbe garantire una vittoria anche a primo turno.

Dall’altra parte della barricata c’è ancora grande confusione. Dopo il forfait dato dall’avvocato Stefano Pellegrino che avrebbe rinunciato alla sindacatura di marsala, l’unico candidato che potrebbe mettere in pericolo l’elezione di Di Girolamo rimane il notaio Salvatore Lombardo, già sindaco della città dal 1996 al 2001, personalità forte e grande carisma, l’unico ex sindaco rimasto nei cuori dei marsalesi. Lombardo, comunque, non intende candidarsi, ha sempre detto che il suo vuole essere un impegno disinteressato da “dietro le quinte”. Per il monento in questa area politica rimane solo Enzo Sturiano di Articolo 4, presidente del Consiglio Comunale, buono conoscitore della macchina amministrativa, ma con un grosso “handicap”: non è riuscito ad accattivrsi la simpatia degli altri 29 di Palazzo VII Aprile attorno al suo progetto politico di centro sinistra. E, poi senza grossi appoggi alle spalle, in questa città non si va lontani. Due sono le strade che potrebbe percorrere, oltre a quella di rinunciare: diventare il candidato di Salvatore Lombardo, cosa assai difficile provenendo da ambienti completamente diversi, oppure mettere da parte l’ideologia “comunista” ed aprirsi a destra per colmare il vuoto che attualmente c’è, e allo stesso tempo, per raccogliere i voti trasversali della sinistra. La seconda ipotesi lo porterebbe, con molta probabilità al ballottaggio. Non è comunque facile mettere insieme il frantumato centro destra, le scorie di centro e gli avversari di Di Girolamo. Non decolla, invece la candidatura dell’avvocato Diego Maggio, tirato in ballo dal Movimento Regione Insieme si può e dal Partito Liberale Italiano. Di supporto politico, diciamocela tutta, c’è pochezza. E, l’avvocato Maggio, avendolo capito ha declinato, seppure dice di essere disponibile ad affrontare la campagna elettorale alla sola condizione che vi sia una sorta di plebiscito popolare, come avvenne nel ’96 per il notaio Lombardo. L’altra ipotesi potrebbe essere quella della candidatura sotto l’ala del notaio, cosa assai improbabile visto che fra i due non correrebbe buon sangue. Pare che Maggio attribuirebbe a Lombardo la sconfitta alle elezioni al Senato quando non venne eletto per una manciata di voti. Oppure, anche per lui, se vuole tentare la roulette russa del voto della prossima primavera non gli resta che aprire le porte al centro destra e a tutti gli scontenti; ma ne vale la pena?

Vediamo cosa accade a centro, nell’ex area dei democristiani e della margherita. Qui, usciti di scena l’UDC di Giovanni Sinacori, Futuro per Marsala di Massimo Grillo e Rinascita Marsalese, transitati in stock nell’area di centro sinistra del dottore Di Girolamo, svanisce il sogno del grande centro. Insieme di può con il PLI sostengono l’avvocato Diego Maggio. Per cui rimane sole, come liste, il movimento civico Progettiamo Marsala, per cui, salvo complicazioni, uscirebbe di scena la candidatura dell’avvocato Paolo Ruggieri; salvo che il notaio Salvatore Lombardo lo vorrebbe come sindaco. Allora lo scenario cambia e molti che starebbero preparando le  valigie per transitare nella leadership del dottor Alberto Di Girolamo potrebbero rientrare alla base avendo un buon candidato da presentare a sindaco

Veniamo al centro destra dove il caos regna sovrano. Scomparso dalla scena il Nuovo Centro Destra doveva essere Forza Italia a prendere le redini della situazione. Invece, malgrado il ritorno in pompa magna del loro leader Silvio Berlusconi, a Marsala il partito condotto da Enzo Domingo continua a perdere cocci. La prima scissione è stata quella del gruppo capeggiato dall’avvocato Paolo Ruggieri che ora si muove dietro l’emblema del movimento civico Progettiamo Marsala. Anche l’elettorato dell’ingegnere Lo Trovato, padron dei Centri AIAS, ha sposato la stessa causa ed ha lasciato Forza Italia. Altri esponenti di rilievo starebbero per abbandonare la barca, prima che affondi completamente. Nemmeno l’imprenditore Massimo Ombra si è lasciato convincere per una nuova candidatura a sindaco. E, pensare, che senza Giulia Adamo di mezzo per lui poteva essere facile vincere.

A proposito dell’ex sindaco ci giungono notizie che è in campagna elettorale. Non per se stessa, visto che i guai giudiziari l’hanno portata a dimettersi, ma per il suo amico Giacomo Duco, marsalese, docente universitario in Chimica degli Alimenti presso l’Università di Messina. Chissà se Duco, già assessore a Marsala nella Giunta del sindaco Carini, riuscirà a coalizzare le forse del centro destra attorno alla sua sindacatura. L’on. Adamo, per non scomparire dalla scena politica, giocherà tutte le carte in suo possesso, il punto è se riuscirà a riversare i suoi voti personali su Duco. Impresa assai ardua, soprattutto alle amministrative, dove vi è un candidato quasi in ogni famiglia.

Infine parliamo degli “evergreen” di quei candidati che non si preoccupano più di tanto delle alleanze e che, comunque vada, sembrano intenzionati a sedersi al tavolo di gioco. Pino Ferrandelli per la DC, Antonio Angileri per il Movimento 5 Stelle, Vincenzo Forti per la lista civica S.O.S Marsala, Patrizio Sala per una lista civica “fai da te”,  Pietro Milone, detto “Il Guru” per la lista Vespri Siciliani – Sicilia e Libertà. Non resta che dire viva la coerenza. Evidentemente a Marsala l’unione non fa la forza.

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