Marsala, spari, risse, aggressioni, baby gangs, bullismo… il sindaco ha l’obbligo d’intervenire

I gravi fatti accaduti nella notte tra sabato e domenica (un nostro dettagliato articolo è on line), a Marsala, impongono un momento di riflessione. La Città negli ultimi tempi non è sicura ed il mantenimento dell’Ordine pubblico diventa impresa sempre più ardua. Mancano uomini, mezzi e risorse alle Forze dell’Ordine, per fronteggiare un territorio vastissimo, che si estende su 108 agglomerati extraurbani, e una nuova ed incalzante recrudescenza delinquenziale-criminale che si arricchisce, giorno dopo giorno, di soggetti sempre più giovani. Il fenomeno del bullismo che diventa uno stile di vita per tanti ragazzini che escono di casa per commettere atti delinquenziali, per approfittarsi delle “disgrazie”, per fare uso della violenza con lo scopo di incutere paura ed ottenere il rispetto dal branco (problema di cui ci siamo occupati in una precedente inchiesta).

Ecco il vero problema: il branco, una sorta di “comunità” fuori dalle regole, un modo per manifestare il disagio interiore con la violenza, gli atti delinquenziali, i primi crimini. Peccati “veniali”, tutto sommato…, ma che diventano, a lungo andare, una sorta di gavetta per delinquere, una scuola di strada per aspiranti criminali. Rapine, furti, scippi, incendi dolosi, danneggiamenti, spari in luogo pubblico, risse, aggressioni, baby gangs, bullismo… Marsala è di fronte ad una piaga sociale a cui bisogna mettere subito un freno, prima che continui a degenerare sempre più. Così continuando vi è il pericolo che la città ritorni indietro nel tempo quando vi era il “volontario” coprifuoco serale e notturno, quando la gente aveva paura ad uscire di casa per il duplici motivo di trovare la casa svaligiata e/o di essere aggredita e rapinata per strada. Alle 20:00 non si trovava più gente per strada ed i locali che prolungavano l’orario di apertura nelle ore notturne si contavano sul palmo della mano

Questa redazione da mesi invita il Sindaco ad assumersi le proprie responsabilità e ad operare sul fronte della Sicurezza e dell’Ordine Pubblico così come previsto dall’art. 1 del R.D. 733/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Inoltre l’art. 54 del D. Lgs 267/2000 (TUEL – Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali) ha ampliato le attribuzioni del sindaco che sovrintende le attività: l’emanazione di atti in materia di ordine e sicurezza pubblica; lo svolgimento di funzioni in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria; la  vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.

Il primo cittadino deve porre in essere quanto è nelle sue facoltà per arginare il fenomeno prima che diventi incontrastabile. Urgono provvedimenti concreti, ad iniziare col potenziamento degli organici delle forze dell’ordine che operano a Marsala. La quinta città della Sicilia non può e non deve essere terra di nessuno, dove ognuno fa quello che vuole solo perché mancano le risorse per fronteggiare delinquenti e microcriminalità. La città è di tutti e l’incolumità di cittadini e turisti deve essere garantita ad ogni costo. Servono misure di prevenzione a partire dalle scuole per giungere alle strade, con il coinvolgimento della Prefettura, del Tribunale dei Minori, dell’Assistenza Sociale, della Procura della Repubblica, con le Forze dell’ordine. Occorre battere i luoghi frequentati da chi ha atteggiamenti anomali e pericolosi, prevenendo e reprimendo ogni abuso.

 

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