Covid, è vergognoso: continuano a mancare mascherine, visiere, tute negli ospedali in Sicilia

ASSURDO NEGLI OSPEDALI SICILIANI, ANCHE IN QUELLI COVID, CONTINUANO A MANCARE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALE PER MEDICI ED INFERMIERI IN PRIMA LINEA. LO DENUNCIA IN UN COMUNICATO STAMPA IL DEPUTATO VINCENZO FIGUCCIA (UDC)

Emergenza covid, Vincenzo Figuccia, deputato Udc all’Assemblea regionale siciliana, in un comunicato stampa ha annunciato che si  adopererà subito con un’interrogazione per chiedere all’Assessore regionale alla sanità Ruggero Razza di verificare l’operato dei direttori generali delle nove Asp affinché il personale possa essere messo in sicurezza, al fine di tutelare la loro incolumità e quella di tutti i siciliani.
“Sconcertanti sono le segnalazioni che continuo a ricevere da parte degli operatori sanitari che lavorano negli ospedali siciliani relativamente alla mancanza di dispositivi di protezione individuale, come tute monouso, mascherine e visiere ecc. – scrive Vincenzo Figuccia, deputato Udc all’Assemblea regionale siciliana -. Proprio la carenza di queste protezioni continua ad essere una forte criticità. Basti pensare a cosa potrebbe succedere se un operatore sanitario asintomatico e non a conoscenza di aver contratto il virus non indossasse la mascherina quando parla con i colleghi. Il rischio è che li contagi tutti. Tanti di loro sono anche a contatto con i pazienti e con i propri familiari. Il rischio è quello di portare inconsapevolmente il Covid-19 nelle corsie e nelle proprie case”.
Non si capisce come mai, a distanza di quasi un mese dal primo DPCM di Conte che proclamava lo stato di emergenza, non si è pensato ad una misura per individuare in italia aziende per la produzione di mascherine, visiere, tute, alcol, igienizzanti, tamponi, reagenti, bombole per ossigeno, respiratori e quant’altro oggi scarseggia egli ospedali e dagli scaffali della grande distribuzione. In un momento di emergenza, quando abbattere il tempo equivale a salvare vite, il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto rimuovere le pastoie burocratiche e se era il caso ordinare alle aziende italiane quanto oggi non si riesce a reperire
“Ho appreso – sostiene Vincenzo Figuccia, deputato Udc all’Assemblea regionale siciliana -, che nel complesso in tutta Italia è stata superata quota 10mila contagi da Covid-19 tra tutti gli operatori sanitari. Tra questi sono stati registrati 73 decessi di medici e 23 vittime tra gli infermieri. Bisogna lavorare affinché i casi registrati prevalentemente nelle regioni del nord non si verifichino anche qui da noi. Per prima cosa bisogna limitare al minimo e allo stretto indispensabile gli accessi di personale alle strutture sanitarie, soprattutto per il personale amministrativo al momento non utile alla causa, e attivare per loro lo smart working. In secondo luogo bisogna provvedere alla sanificazione degli ambienti regolarmente, come indicato nelle direttive nazionali e attuare tutte le norme di contenimento previste. Infine punto più importante è quello di dotare subito tutto il personale sanitario di idonei dispositivi di protezione individuale”.
Tutti questi punti, anche se più volte inseriti nelle varie circolari del Ministero della Salute, non hanno ancora trovato piena attuazione negli ospedali siciliani. È assurdo che questi lavoratori siano costretti a reperirsi da soli i dispositivi per operare in sicurezza.
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