Chiuso il Pronto Soccorso di Marsala, l’Asp solo ora parla di un’area per le emergenze

Solo con un piccolo accenno della chiusura del Pronto Soccorso alla fine di un lungo comunicato stampa, con il quale l’Asp di Trapani annuncia che sarà realizzata una area di emergenze straordinaria.

Il nostro editoriale di ieri, “Marsala, chiuso anche il Pronto Soccorso al Paolo Borsellino. A “rischio” la vita dei cittadini?”, forse a smosso le acque stagnanti della gestione politico-amministrativa della sanità a Marsala ed in provincia di Trapani. Oggi riceviamo un comunicato stampa che mette in risalto le scelte dell’Asp di trasformare il Paolo Borsellino in Covid Hospital e dedica le ultime righe alla chiusura del Pronto Soccorso della quinta città della Sicilia. Ecco cosa scrive al riguardo l’Asp: “Per garantire l’assistenza ai cittadini del comprensorio, all’interno all’ospedale è stata individuata un’area di emergenza straordinaria in grado di far fronte alle prime necessità, dopo le quali i pazienti saranno trasferiti in altre strutture”.

Ebbene, possiamo cantare vittoria?

Penso proprio di no!

Questa città è stanca della politica del “contentino”. La “soluzione” proposta oggi non puó tranquillizzare il bacino di utenza del Paolo Borsellino, dopo: un mese di scelte “discutibili”, la chiusura ai pazienti non covid 19 del Pronto Soccorso, lo smembramento dell’ospedale per trasformarlo in Covid Hospital e chissà quanto altro è stato deciso non tenendo conto delle esigenze della popolazione.

Dov’erano la classe politica amministrativa ed i rappresentanti istituzionali del territorio, quando si decise di scippare il tanto invidiato nuovo ospedale di marsala ai suoi cittadini?

Dov’erano gli stessi, quando è stato fatto ancora di peggio agli abitanti di questa città, con la decisione di chiudere l’unico pronto soccorso?

Comprendiamo lo stato di emergenza per combattere il coronavirus, a malincuore possiamo pure accettare la trasformazione dell’unico ospedale della città – anche se siamo convinti che non è stata una scelta oculata – ma è incomprensibile privare del tutto una comunità con circa 85 mila abitanti dell’unico Pronto Soccorso cittadino. E cosa assai più grave è stato il silenzio-assenso delle istituzioni, dei pubblici amministratori, della politica. Ancora una volta la quinta città della Sicilia è terra di nessuno.

La classe politica amministrativa ed i rappresentanti istituzionali del territorio avevano l’obbligo di opporsi per difendere la salute dei cittadini, diritto sancito dalla Costituzione Italiana.

Chi è incapace di tutelare gli interessi basilari degli elettori che rappresentano abbiano almeno una volta la decenza di dimettersi

Alberto Di Paola

 

Per correttezza, Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa integrale diffuso dall’Asp in data odierna

“Coronavirus: Marsala risponde all’ emergenza epidemia

L’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala sarà per alcune settimane convertito in Covid-Hospital per fronteggiare l’eventuale emergenza sanitaria nel Trapanese.

Lo ha deciso l’Azienda sanitaria provinciale nel quadro della pianificazione strategica regionale imposta dalla epidemia.

Saranno attivati – non appena saranno consegnate le attrezzature, già acquistate – 108 posti letto Covid-19, più altri 26 di terapia intensiva e sub-intensiva.

Al momento, nel presidio ospedaliero di Marsala risultano attivati: 12 posti letto Covid,  6 di terapia intensiva e 4 sub-intensiva.

Inoltre, nello stesso ospedale, é operativo un reparto “zona grigia”, destinato, con 6 posti letto, a pazienti sottoposti a tampone in attesa dell’esito dell’esame. Presente  anche un reparto “pre-Covid”, destinato a chi, pur risultando positivo al primo tampone, presenti una sintomatologia riconducibile a infezione da Coronavirus e quindi in attesa di un secondo test.

Dal 28 marzo, la struttura marsalese non accetta più pazienti che non abbiano patologie correlate al Covid-19. Infatti anche il 118 porta  i pazienti del territorio presso gli altri pronto soccorso dell’Asp di Trapani.

“Siamo in piena emergenza e tutti siamo chiamati a fare sacrifici e ad essere solidali -si legge nella nota dell’Asp- ma abbiamo comunque pensato anche a non creare molti disagi.
Per garantire l’assistenza ai cittadini del comprensorio, all’interno all’ospedale è stata individuata un’area di emergenza straordinaria in grado di far fronte alle prime necessità, dopo le quali i pazienti saranno trasferiti in altre strutture”.

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