Aeroporto di Trapani, Il Coordinamento dei 13 sindaci del co-marketing chiede un incontro con il Presidente Musumeci

La grave situazione in cui si trova l’Aeroporto “Vincenzo Florio” è stata al centro di un incontro per trovare una celere e idonea soluzione per salvare lo scalo dalla chiusura. Le pastoie burocratiche del TAR, l’indecisione di Ryanair, la penuria di voli ed i conti in rosso rendono instabile e poco appetibile lo scalo. A rischio  il turismo: gravi le ripercussioni per l’indotto socio-economico del trapanese.

Una delegazione dei sindaci che sostengono il piano di co-marketing hanno incontrato, questa mattina  Franco Giudice, Presidente dimissionario di Airgest (la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Birgi) per discutere dell’attuale momento di crisi che vive l’aeroporto trapanese.

Dall’incontro è scaturito un documento a firma dei Sindaci (alcuni anche se non presenti hanno ritenuto lo stesso di firmarlo) di Marsala, Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellamare del Golfo, Custonaci,  Erice, Favignana, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi e Valderice, con il quale si richiede un urgente incontro con il Governatore della Sicilia, on. Nello Musumeci, e con i competenti assessorati regionali in modo da individuare le opportune soluzioni che possano favorire la piena ripresa dell’aeroporto, volano indispensabile per lo sviluppo turistico del territorio.

Intanto il presidente Musumeci ha nominato i nuovi vertici dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani Birgi. Il vecchio Cda si è dimesso oggi, ed è stato subito rimpiazzato.  Al vertice arriva Grazia Terranova, già membro dello staff dell’assessore delle Attività produttive Mimmo Turano. Giancarlo Migliorisi, uomo del gabinetto dell’assessora Bernardette Grasso, e Niccolò Calderone sono stati scelti come consiglieri.

Si tratta di persone di stretta fiducia di Musumeci e Turano. Infatti servono a garantire alla società la piena operatività, dopo le dimissioni di oggi ai sensi dei termini dello spoil system. Poi, dopo le elezioni, Musumeci dovrebbe nominare i nuovi vertici “effettivi”.

Musumeci ha fatto lo stesso con tutte le altre partecipate. Niente posti in sottogoverno prima delle Politiche», ha annunciato Musumeci, ma spazio a «nomine transitorie» attingendo a uomini e donne già reclutati negli uffici di diretta collaborazione di presidente e assessori.

 

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