Presentato il Cartellone del Teatro Selinus: 9 spettacoli pomeridiani e 15 mattutini
Si apre sotto i migliori auspici la Stagione 2017-2018 del Teatro Selinus di Catwelvetrano. La premessa parla di “un viaggio tra classico e contemporaneo attraverso la prosa e la musica, il progetto scuole, compagnie ospiti e grandi collaborazioni: da “I Promessi Sposi” a Rosa Balistreri”: tanto… di tutto e di più, per allietare la platea. Il cartellone, ideato e realizzata dal Teatro Libero di Palermo, che prevede 9 spettacoli pomeridiani e 15 mattutini, è stato illustrato ieri pomeriggio, alle ore 17 , dai direttori artistici Beno e Luca Mazzone ai Commissari al Comune di Castelvetrano: Salvatore Caccamo, Elisa Borbone, Maria Concetta Musca. Nel corso della presentazione sono stati premiati gli studenti Michele Giambalvo dell’Istituto Comprensivo L. Radice Pappalardo e Giorgia Spinelli dell’I.C. Capuana-Pardo di Castelvetrano, che hanno partecipato al concorso “Racconti di Teatro” della scorsa stagione.
A inaugurare la Stagione sarà, il 29 ottobre, “Non una di meno” di Manlio Marinelli: liberamente tratto da Le Troiane di Euripide;Marinelli indaga sulla condizione della donna in modo tagliente e con un linguaggio colloquiale muovendosi tra l’ironico e il tragico. Un’apertura trasversale da cui si snoda una programmazione attenta alla divulgazione e alla formazione del pubblico che, tra stagione di prosa – la domenica in pomeridiana – e un fitto e ricco percorso per le scuole, porta a Castelvetrano i progetti più interessanti di teatro della Stagione del Libero, con una particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea: dagli artisti siciliani Ture Magro e Flavia Gallo, che esplorano la cultura mafiosa con un singolare taglio intimo e domestico in Malanova o ancora con All new people di Zach Braff fino alla riscrittura de I promessi sposi a firma del Teatro Akròama, passando dalla musica popolare di Rosa Balistreri, nell’omaggio La cantatrice del sud, della compagnia La Strummula di Catania formata da Laura Giordani e Mimmo Aiola. Non manca Les Jumeaux, un percorso teatrale e musicale tra teatro di strada e fisarmonica, e poi ancora A Number, Uno che conoscevo e The Aliens.
«La stagione 2017/2018 del Teatro Selinus – dichiarano i direttori artistici Beno e Luca Mazzone – rispecchia l’idea di un teatro per la comunità che permette al territorio di confrontarsi con la drammaturgia, con i classici e con la musica colta e popolare. Un Teatro Pubblico che svolge una funzione di formazione e di coscienza, luogo d’incontro e scambio di idee, di opinioni, che mette in connessione i giovani con i temi della Cultura, dell’impegno e della coscienza civile».Teatro Libero in questi anni ha immaginato un nuovo modello di teatro dei territori, di teatro comunale che svolge una funzione pubblica promuovendo una forte sinergia con gli enti locali, che rimette al centro il valore educativo del Teatro. Ecco perché da anni – continuano – la programmazione del Selinus ha un’importante sezione dedicata al progetto scuole, con momenti di riflessione, di dibattito, di visione degli spettacoli e di successivo approfondimento».
La Stagione pomeridiana del Teatro Selinus
(Spettacoli domenicali, ore 17.30):
Il 29 ottobre, una prima produzione del Teatro Libero in Stagione, Non Una Di Meno, da Le Troiane di Euripide, una drammaturgia originale di Manlio Marinelli, per la regia Lia Chiappara – attorno al Mediterraneo, da millenni, navigano racconti e storie, tra questi il mito delle donne troiane che rivivono oggi, davanti a noi, struggenti ed umane: donne perseguitate da una guerra feroce, ma tenaci e forti come la natura vuole che siano.
I promessi sposi va in scena il 19 novembre: tratto da Alessandro Manzoni, di Lucia Dore e Antonello Foddis, “Questo matrimonio non s’ha da fare” racconta le vicende ingarbugliate di due giovani, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, che si incrociano nel contesto storico dell’Italia del 1600, durante la dominazione spagnola e la peste.
Il 3 dicembre l’omaggio a Rosa Balistreri, La cantantrice del sud. Laura Giordani e Mimmo Aiola, in questo omaggio alla grande Rosa, guidano lo spettatore in un’epoca non tanto remota, dove la Balistreri cantava la realtà, la sua e quella di quanti, come lei, vissero dolori, tormenti, abusi. Cantava la sua Sicilia, esterofila, razzista, una “madre” che va contro i suoi stessi figli.
Il 17 dicembre, Malanova, di Ture Magro e Flavia Gallo, una produzione Sciara Progetti di Piacenza – cosa è una malanova? È una cattiva notizia. Qualcosa che avresti voluto non sapere. Chi è Malanova? Una ragazzina. La sua storia ce la racconta il giovane Salvatore, che le ha voluto bene e l’ha ritrovata dentro a una storia di violenza squallida e sconvolgente.
Il 21 gennaio Les Jumeaux di Daniele Ronco. Uno spettacolo surreale, poetico e comico allo stesso tempo. Due fisarmonicisti gemelli raccontano con la musica e tanta magia la loro straordinaria (e vera) avventura di artisti di strada in giro per il mondo, quando avevano appena 17 anni.
Una seconda produzione del Libero, il 4 febbraio 2018, A Number, di Caryl Churchill, con la regia di Luca Mazzone – il rapporto tra il Padre, figura concreta e allo stesso tempo utopica, e il figlio: rapporto che appartiene alla dimensione più precipua del mito, quello fatto di legami ancestrali. Una contrapposizione polare ritmata da attrazione e repulsione.
La terza produzione del Libero, in collaborazione con la compagnia Randevù di Genova, il 4 marzo, All New People, di Zach Braff, per la regia di Massimiliano Farau – quattro soggetti improbabili, ciascuno con (almeno) un lato nascosto. Ognuno di loro ostenta certezze e nasconde perplessità. Ognuno di loro ha bisogno di amore. Fra un bicchiere, qualche tensione e molte risate si lasceranno andare, per ricostruirsi.
Il 18 marzo, Uno Che Conoscevo, di Corrado Accordino, produzione della Compagnia Teatro Binario 7 di Monza – la quotidianità della redazione di un TG viene stravolta dall’arrivo della nuova stagista, gli ascolti sono in calo e la preoccupazione di perdere il lavoro aleggia in ufficio. Un subdolo destreggiarsi tra dinamiche d’ufficio, segreti pericolosi e opportunismi.
L’8 aprile chiude la Stagione The Aliens, di Annie Baker, per la regia di Silvio Peroni, una produzione Khora Teatro, in collaborazione con Pierfrancesco Pisani – The Aliens è il nome scelto da Kj e Jasper per la loro band. Espressione manifesta del loro essere alienati o forse semplicemente diversi dai più. I due inizieranno al loro modo di vivere il timido Evan, un giovane dall’aria naif vergine al mondo e alle donne.
Abbonamenti e Biglietti:
L’abbonamento a 9 spettacoli è sia intero: 50 euro, che ridotto under 30 e over 60: 36 euro
Biglietto: posto unico 10 euro.
Informazioni e prenotazioni si possono richiedere ai numeri 091.6174040 e 360.549523