Piano di co-marketing: Marsala onorerà gli impegni economici assunti con Rynair

aeroportobirgi-trapani-birgi-aerostazione-vincenzo-floriio-marsala-marsalanewsIl Comune di Marsala farà fede agli impegni assunti con la compagnia aerea battente bandiera irlandese. E’ quanto emerso ieri mattina nel corso di un incontro tenutasi al Palazzo dei Pubblici Uffici di Marsala tra una delegazione socialista e il commissario straordinario del Comune di Marsala Giovanni Bologna. La delegazione guidata dall’onorevole Nino Oddo, deputato questore dell’Assemblea Regionale Siciliana,  era composta dalla segreteria comunale Lucia Cerniglia, dalla vice segretaria Donatella Fiorito e dai consiglieri comunali di Marsala Michele Gandolfo e Daniela Cudia.

Si è subito parlato della ventilata ipotesi che l’aeroporto di Trapani/Birgi, insostituibile volano per l’economia del territorio, possa avviarsi ad un progressivo depotenziamento, sino a giungere alla chiusura del Vincenzo Florio. Da qui la necessità di fare in modo che la compagnia aerea irlandese continui a volare dallo scalo trapanese. E’n stato chiesto, quindi, il rispetto dell’accordo di co-marketing territoriale tra i 24 Comuni della Provincia di Trapani,  finalizzato al mantenimento dei voli Ryanair all’aeroporto di Birgi. Di cui il comune di Marsala è debitore per 300 mila euro, prima delle tre trenches di pari importo, previste e approvate dalla precedente Amministrazione Comunale. Si Tratta di una cifra esorbitante per l’Ente Comune, se deve tirarla fuori dal bilancio comunale; un bazzecola, invece, nell’ipotesi in cui l’aeroporto ritorni a fare i numeri degli anni passati, circa 2 milioni di passeggeri in transito l’anno. Se la matematica non è un’opinione basterebbe solo una tassa di un euro a persona in transito per coprire abbondantemente il piano di co-marketing.

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Il commissario Giovanni Bologna ha confermato alla delegazione socialista che il Comune di Marsala onorerà gli impegni assunti versando il budget di pertinenza, somma inserita di già nel bilancio che sta per essere portato in consiglio comunale. “Essendo Marsala, assieme alla Camera di Commercio e  Trapani, gli Enti su cui incombe l’impegno più gravoso, 300 mila euro l’anno – ha sottolineato l’on. Oddo –  si avvia a soluzione il problema del piano di co-marketing e allontana buona parte degli allarmismi che erano insorti rispetto alla programmazione dei violi estate 2015 di Ryanair, che avrebbe intenzione di tagliare altre sei rotte”.

Vorremmo essere ottimisti quanto l’on. Nino Oddo, purtroppo la situazione non è così semplice come appare. Vero è che 16 dei 24 comuni dell’ex provincia regionale di Trapani hanno cercato di fare i “furbetti” non pagando nei tempi previsti la propria quota parte del piano di co-marketing, ma anche Ryanair dovrebbe giustificare il depotenziamento del Trapani/Birgi. Le aeromobili della compagnia irlandese sono scese da 5 a 3, poi a due e si presume che in programma vi via un ulteriore riduzione, visto che dalla prossima estate 6 tratte, allo stato attuale, risultano cancellate dai piani di volo. Per non parlare poi del pericolo, pare sempre più serio, che la guerra che si sta preparando contro la Libia possa avere l’aeroporto di Trapani/Birgi come base attiva. Sarebbe proprio la fine delle velleità turistiche di questa terra.

Nell’ipotesi che andasse tutto bene, che Ryanair avrebbe quanto preteso chi pagherà per i danni arrecati in questi ultimi tempi con la drammatica diminuzione del transito al Vincenzo Florio. Non sarebbe il caso che la Regione Sicilia, al posto di continuare ad infischiarsene, mettesse dei paletti. Onorato il piano di co-marketing chi ci assicura che Ryanair riporterà le 5 aeromobili a Trapani e riaprirà tutte quelle tratte che ha chiuso negli ultimi anni. Gli affari sono affari e Ryanair non ci sta regalando nulla, serve che qualcuno lo ricordi agli irlandesi

Prima di cantare vittoria, l’on. Nino Oddo, e quanti in questi giorni stanno sfruttando la triste vicenda dell’azzeramento di sei rotte da e per l’aeroporto di Trapani/Birgi, farebbe bene ad assicurarsi quale sia il destino del nostro territorio. Non ce ne vogliano i deputati europei, nazionali e regionali eletti in questa circoscrizione, nonche i sindaci, i consiglieri comunali, le istituzioni in genere, le forze imprenditoriali e sociali se ci permettiamo di dire che non stanno facendo nulla, o quasi, per difendere l’aeroporto ed il territorio tutto. In altre parti del Paese avremmo assistito a mobilizzazioni, qui invece tutto tace. L’aeroporto con molta probabilità chiuderà, o si ritornerà a volare una volta al giorno, e nessuno si indignerà

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