Omicidio Marcianò, un delitto senza una pista certa

Omicidio Marcianò, un delitto senza una pista certa

Tre colpi esplosi alle spalle, pare da distanza ravvicinata, da almeno due killer: uno imbracciava un fucile e l’altro stringeva una pistola. Probabilmente non si è neanche accorto di quanto gli stava accadendo, Giuseppe Marcianò è stato freddato con tre colpi alla schiena, precisi e devastanti. È morto all’istante. Questi sarebbero i primi elementi trapelati dall’autopsia effettuata ieri a mezzogiorno al cimitero comunale di Mazara del Vallo sul corpo dell’imprenditore agricolo, assassinato mentre si trovava giovedì scorso nel suo terreno in Contrada Bosco Vecchio, a Tre Fontane, a Campobello, nelle vicinanze della spiaggia.

L’autopsia durata circa tre ore è stata eseguita dal professor Paolo Procaccianti dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo e dal medico legale Antonino Margiotta di Campobello di Mazara presso il cimitero di Mazara. Al termine dell’esame l’autorità giudiziaria ha dissequestrato la salma che però è rimasta all’obitorio. La famiglia ha potuto vedere il feretro solo prima della celebrazione dei funerali che si sono svolti svolti questa mattina nella chiesa San Francesco a Mazara del Vallo.

Omicidio a Tre Fontane. Ucciso Giuseppe MarcianòLe indagini, intanto,  sono state estese a 360 gradi, anche se le modalità dell’esecuzioni sembravano di chiaro stile mafioso; tant’è che la prima pista che avrebbero seguito gli inquirenti portava proprio alla parentela, acquisita, del Marcianò, di origini palermitane, con la famiglia Burzotta di Mazara del Vallo. Poi l’ipotesi di una matrice mafiosa sarebbe stata accantonata, e le indagini sono state estese anche alla Procura della Repubblica del Tribunale di Marsala. Due, secondo indiscrezioni, sarebbero, al momento, le piste maggiormente battute dagli inquirenti: la prima porta agli sbarchi clandestini e l’altra al traffico di bionde, ovvero il contrabbando delle sigarette. Due filoni investigativi che in un certo senso potrebbero unirsi visto che entrambe sono riconducibili ai rapporti che la vittima avrebbe tessuto con la criminalità della sponda opposta del Medierraneo, il Nord Africa. In tale direzione pare che siano state eseguite numerose perquisizioni e diversi soggetti sarebbero stati ascoltati, ma di persone iscritte nel registro degli indagati non è dato sapere. Una punizione cosı grave, quanto eclatante, con il coinvolgimento di almeno due killer, se non più, lascerebbe presupporre che il Marcianò l’avrebbe combinata davvero grossa, magari ai suoi stessi complici. Gli inquirenti non demordono  e presto sarà fatta luce su questa barbara esecuzione che ha sconvolto la tranquilla località marinara di Tre Fontane, a Campobello  di Mazara.

 

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