Motopesca mazarese sequestrato interviene il Presidente del Distretto Pesca

Il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, interviene in merito alla vicenda del motopesca mazarese “Tramontana” fermato ieri da una motovedetta libica e trasferito nel porto di Misurata.

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L’equipaggio di una motovedetta libica, intorno alle 14:30 di ieri ha sparato alcuni colpi di mitraglia per intimare al. Motopesca mazarese denominato “Tramontana” di arrestare i motori. Subito dopo l’unità di pesca è stata sequestrata assieme ai suoi 7 uomini d’equipaggio, e dirottato verso il porti libico di Misurata. L’armatore Giuseppe Pipitone si trovava a bordo del «Grecale» che assieme ad altri sette pescherecci era a 60 miglia a nord est della costa libica

“A nome del Distretto Pesca – scrive in una nota il Presidente  Nino Carlino – esprimo vicinanza e solidarietà all’armatore Giuseppe Pipitone, che ho sentito nelle scorse ore, e ai familiari dei sette

marittimi del peschereccio; ho avuto notizie che non ci sono stati feriti e che l’equipaggio sta bene. Ho seguito –ha sottolineato Nino Carlino- fin dal momento del fermo del motopesca con molta attenzione ed apprensione il caso. Sono in contatto con le massime Autorità Diplomatiche, con il Sindaco di Mazara del Vallo, il dott. Quinci, e con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Speriamo e confidiamo che si possa arrivare al più presto ad una soluzione della vicenda”.

Il Ministro degli Esteri ha già contattato l’ambasciatore italiano a Tripoli, affinchè si adoperi per un immediato rilascio del moto pesca. Il Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, dice che i membri dell’equipaggio stanno bene. Va anche detto che in zona, davanti al porto di Misurata, c’è una nave della Marina Militare.

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