Marsala è sporca, Aimeri e cittadini devono necessariamente “collaborare”

La città sempre più sporca e maleodorante, sul ciglio delle strade si trova proprio di tutto: dai mobili ai suppellettili, dai piccoli elettrodomestici a TV, lavatrici, frigoriferi; dalla biancheria intima a interi guardaroba, libri, riviste, materassi e persino materiali inerti e sfabbricidi

emergenza rifiuti, mazara del valloDifferenziata a caro prezzo e città sempre più sporca e maleodorante; non è certamente una novità per Marsala, dove da anni le cose vanno pressapoco in questo modo. Di fronte ad un costo del servizio di raccolta e smaltimento salito alle stelle, oltre 18 milioni di euro l’anno, circa un quarto dell’intero bilancio comunale, la differenziata porta a porta non brilla più di tanto. Strade, vicoli, cortili e piazze, sia del centro che della periferia, sono spesso sporchi e maleodoranti. L’esposizione dell’organico, ma anche delle plastiche, del vetro e delle lattine unte da resti di cibo attirano gatti e cani randagi che spesso rompendo i sacchetti di plastica impiegati come contenitori spargono ovunque i rifiuti. Non è certo questa l’idea di una Città dalle velleità turistiche e che insegue da anni il decoro urbano. Evidentemente c’è qual cosa che non va o nell’appalto gestito dall’AIMERI SPA o nel cittadino che non riesce ancora a comprendere come si articola il servizio di raccolta e come si differenziano i rifiuti solidi urbani.

La città sempre più sporca e maleodorante, sul ciglio delle strade si trova proprio di tutto: dai mobili ai suppellettili, dai piccoli elettrodomestici a TV, lavatrici, frigoriferi; dalla biancheria intima a interi guardaroba, libri, riviste, materassi e persino materiali inerti e sfabbricidi. La verità e che c’è gente che ne approfitta, pensando magari, che la differenziata è chiamati a smaltire qualsiasi tipo di rifiuto solido che si pone davanti casa. I “furbetti”, quelli che gettano in sasso e poi si nascondono le mani, hanno trasformato aree demaniali e terreni privati in discariche a cielo aperto, smaltendo di tutto: da parti di carrozzerie di auto, batterie guaste, copertoni ad eternit. E’ pur vero che l’assenza dei cassonetti sembra essere piaciuta a quei cittadini che si cimentalo nello sport nazional-popolare del rifiuto selvaggio. E, qui a Marsala, guardandoci in  giro con occhio critico, vivono i grandi campioni del rifiuto selvaggio. Roba da guinness dei primati!

Le colpe non stanno, comunque, da una sola parte: il cittadino “incivile” va educato e se è il caso represso con salate multe, mentre l’AIMERI SPA che incassa circa un quarto dei fondi dell’intero bilancio comunale non ha scuse o attenuanti quando sulle strade, ad abbondare, sono proprio i rifiuti pazientemente differenziati dai cittadini ed esposti come si deve. Tanto, tantissimo il Comune di marsala ha investito sulla differenziato, ma poco o nulla sulla comunicazione

 

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