Marsala, agenti aggrediti da uno straniero, un arresto

Arrestato dalla Polizia di Stato un giovane nigeriano per aver brandito prima un tubo di ferro e poi un’ascia contro gli agenti di una pattuglia di Polizia

Arresto extracomunitario – foto repertorio archivio polizia

Nei giorni scorsi, a Marsala, la Polizia di Stato ha tratto in arresto E.S.M., di nazionalità nigeriana, classe 1980, poiché colto nella flagranza dei reati di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo, sottoposto il giorno precedente ad un controllo di polizia da parte di un equipaggio della Volante del Commissariato di P.S. di Marsala – poiché segnalato in possesso di un grosso coltello di genere vietato – era sfuggito al citato atto di polizia, aggredendo gli agenti e procurando loro lesioni personali.

 

Nella mattinata del giorno seguente, gli agenti del Commissariato di P.S. lilibetano si ponevano alle ricerche dell’immigrato, onde procederne alla compiuta identificazione ed alla ricerca dell’arma da taglio con la quale lo stesso era solito muoversi. I poliziotti, quindi, si recavano presso una  baracca in stato di abbandono posta all’interno di un appezzamento di terreno situato in via Vita, luogo di dimora dell’immigrato.

 

L’uomo, alla vista degli agenti che si accingevano ad operare il controllo di polizia, posizionatosi sulla porta di ingresso della struttura, brandiva un tubo in ferro di grosse dimensioni, gridando, in lingua italiana, frasi oltraggiose e dal contenuto gravemente minaccioso all’indirizzo degli operatori di polizia, intimando loro di lasciare quel luogo. Quindi, lo stesso adagiava per terra detto tubo ed impugnava un’ascia con la quale continuava a minacciare pesantemente gli agenti i quali, con non poche difficoltà, riuscivano a disarmarlo ed a renderlo completamente inoffensivo. In sede di perquisizione, oltre all’ascia ed al tubo in ferro, i poliziotti rinvenivano all’interno della baracca un coltello con lama liscia ed a punta che veniva sottoposto a sequestro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione della locale Procura della Repubblica, veniva condotto presso la Casa Circondariale di Trapani. L’arresto veniva successivamente convalidato dal GIP presso il Tribunale di Marsala che, accogliendo le richieste del P.M., disponeva, altresì, a carico dell’immigrato, la misura cautelare della custodia in carcere.

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