Aeroporto, entro il 2021 si prevedono un 1,2 milioni di passeggeri

Il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra: “dal 2020 prevedo un traffico di viaggiatori stimato tra 600 a 800 mila passeggeri, dal 2021 potremo superare la soglia del milione e 200 mila”.

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Salvatore Ombra, dallo scorso 16 agosto ritornato alla guida dell’Airgest, fa il punto della situazione, sulla sua pagina Facebook, sui soi primi cento giorni al vertice della società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi.

Salvatore Ombra ha ricordato che per far uscire il Vincenzo dal periodo di empasse che stava vivendo il occorre riportare l’aeroporto in attivo. Quest’anno è in perdita, dal prossimo sarà in pareggio e, dal 2021, si auspico che possa produrre utile. La tabella di marcia non è fra le più veloci. Ombra prevede, salvo complicazioni, che: entro la fine del 2020 l’aeroporto avrà un traffico pari o superiore da 600 a 800 mila passeggeri, per passare a oltre 1 milione e 200 mila passeggeri nel 2021, con un segno positivo di oltre il 60% rispetto al traffico odierno.

I fattori del rilancio dell’aeroporto, esposti dal presidente di Airgest, sono, innanzitutto, la riconquista di Ryanair, compagnia principe in Europa, con oltre 450 aeromobili, e oltre 250 milioni di passeggeri, di cui  86 milioni solo in Italia. Un colosso in confronto ad Alitalia che ha circa 80 aerei e 26 milioni di passeggeri trasportati. Ryanair aveva deciso di chiudere con l’aeroporto di Trapani dopo il debito maturato di 350 mila euro da parte di 6 comuni che aderivano al vecchio piano di co-marketing. Entro il 2020 il debito dovrà essere saldato: Valderice ha pagato i suoi 50 mila euro e verso i comuni morosi è stato intentata causa.

Secondo fattore per il rilancio dell’aeroporto di Trapani Birgi é la strutturazione di un piano industriale solido, che si puó attivare attraverso l’approvazione, da parte del Parlamento siciliano, della Legge regionale 14, che ha stanziato un contributo di 9 milioni e 400 mila euro da spendere nel quadriennio 2020-2024, per la promozione delle rotte attraverso le compagnie aeree.Il Presidente Ombra intende impiegare tali fondi per la programmazione dalla Winter 2020, per  consentire l’incrementazione delle rotte.

La Summer 2020, che parte il 28 marzo, invece avrà già dodici voli complessivi tra cui 7 con Ryanair, Alitalia e altri. Per il Presidente dell’Airgest è già nettamente migliore rispetto a quella del 2019. Dalla successiva vi sarà una rotazione di rotte superiore che consentirà di incrementare le frequenze e gli aeroporti toccati. Al quadro già delineato, si aggiungono sei rotte onorate, cioè quelle di Continuità territoriale, per cui sono state stanziati dal primo Governo Conte, 36 milioni di euro.

Tali rotte potranno partire tra maggio e giugno 2020 a cui si aggiungo le altre rotte che si è aggiudicata Alitalia, nel bando indetto dal Comune di Marsala che saranno valide per i tre anni successivi. E c’è, oltre a tutto questo, la possibilità di avere altre connessioni con paesi di lunga gittata per cui esistono trattative serrate.

Airgest, inoltre, sta valutando di affiancare al trasporto passeggeri l’attività di cargo, cioè il trasporto merci. «Una visione strategica che cambierebbe le sorti alla nostra area – afferma il presidente Salvatore Ombra – . Entro cinque anni il 90% delle transazioni mondiali avverrà attraverso internet, e la Sicilia non ha una piattaforma logistica. Trapani per la sua posizione si candida ad essere una delle migliori basi, con una previsione di investimenti per oltre 20 milioni di euro e due/tre mila posti di lavoro».

E, a proposito del rischio di chiusura dell’aeroporto, ventilato ai sensi della Legge Madia che lo considererebbe un ramo secco dell’amministrazione, il presidente Salvatore Ombra rilancia: «Farò di tutto perché l’aeroporto possa essere considerato un elemento pulsante dell’economia del territorio. Ci devono aiutare i comuni con somme per la promozione territoriale e fornendo le migliori intelligenze per adottare norme che consentano di bypassare il problema comunitario e nazionale degli aiuti di stato, che bloccano la crescita. Se riusciremo a recuperare almeno 2 milioni e mezzo di euro dal territorio per le rotte, potremo riuscire ad essere un aeroporto virtuoso e a creare ricchezza diffusa e superare persino il famoso milione e 800 mila passeggeri».

Il Presidente Ombra conclude: «ritornare a guidare l’Airgest è stata una sana follia, una visione di prospettiva che se restava solo di uno era un sogno, allargandola diventa il sogno di tutti, che si trasforma in un nuovo cambiamento del territorio. Abbiamo le capacità e le potenzialità per farlo. E grandi risultati stiamo ottenendo. Tanta gente mi da attestati di stima sull’attività intrapresa, anche i comitati spontanei Se volo voto, Se volo resto. A tutti va la mia riconoscenza e in particolare allo staff di Airgest e anche ai sindacati, che nonostante la riduzione di personale di oltre 30 unità non ha visto scioperi e frizioni. A partire da marzo ci sarà la ripresa e il loro coraggio sarà ripagato».

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