Sicilia, erano sbagliati i dati sul coronavirus, forse quintuplicati

Sicilia, conteggio sbagliato dei positivi Coronavirus. Cracolici: “Non può essere considerato un ‘piccolo incidente,’ siamo circondati da dilettanti allo sbaraglio”

​Se ne parla da giorni. Siamo stati cauti prima di scrivere poiché si pensava ad una fake per screditare il governatore Musumeci e la sua giunta di governo. Siamo invece di fronte ad una notizia assurda, ma vera: in Sicilia avrebbero diffuso dati non veritieri sui contagiati dal coronavirus, addirittura aumentati del 500%. La denuncia é del deputato regionale del PD Antonello Gracolici. Ecco cosa scrive in una nota diramata alla stampa.

“Nei giorni del lockdown la corsa a chi faceva il più duro in Sicilia, anche da parte di personaggi in cerca d’autore, ha caratterizzato la cronaca conquistando spazi nella comunicazione dei talk show. Adesso si scopre che i dati dei contagiati erano semplicemente sbagliati, addirittura aumentati del 500%. Non viene detto da quanto tempo abbiamo dato in pasto all’informazione dati non veri e soprattutto come tutto questo si è reso possibile, eppure in ragione di questi dati ci si è sbizzarriti a come rendere più difficile la vita dei siciliani e ad alimentare paure”.

“Chiusura domenicale degli esercizi commerciali, blocco della vendita a domicilio nei giorni festivi, ritardo nella riapertura di alcune attività ed altro, e adesso si scopre che quei dati erano semplicemente gonfiati. Fare finta di nulla è da irresponsabili – aggiunge Cracolici – qualcuno dovrà risponderne. È insopportabile questo minimalismo che non fa giustizia nei confronti di chi rischia di perdere il proprio lavoro o sta per chiudere la propria impresa a causa del Covid, ma anche per colpa di incapaci che hanno dimostrato di essere dilettanti allo sbaraglio”.

La notizia è eclatante, sconvolgente. Alla luce della denuncia di Gracolici, viene lecito chiedersi se il lockdown fosse stato imposto in ugual misura. Le misure restrittive accompagnato dal ‘tam tam’ mediatico per l’aumento dei positivi in Sicilia ha provocato gravissimi danni di ordine psicologico-psichiatrico nei soggetti più fragili (adolescenti e anziani) e di natura economica, migliaia di saracinesche si sono abbassate per mai più rialzarsi.

Tutto ciò è stato solo frutto del l’incapacità dei pubblici amministratori e delle persone da loro demandate, oppure si è di fronte ad un altro tassello del puzle del secolo, il “grande complotto mondiale”?

A questo inquietante interrogativo – per il momento – non é possibile dare una risposta, solo il tempo farà chiarezza.

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