Presentato a Mozia “Gerico, la Rivoluzione della preistoria”, di Lorenzo Nigro ed edito da “Il Vomere”

All’ombra di un ficus secolare, davanti al Museo di Mozia, è stato presentato questa sera “Gerico, la Rivoluzione della preistoria” il libro dell’archeologo Lorenzo Nigro, edito dalla casa editrice “Il Vomere” di Marsala.

Alla presentazione ha partecipato l’On. Nello Musumeci nel triplice ruolo di interlocutore con l’autore, giornalista intervistatore e “parte. In causa” essendo il Presidente della Regione Siciliana. Moderatore dell’incontro con l’autore, Riccardo Rubino, giovane avvocato, giornalista, nonchè quarta generazione della nota famiglia di editori marsalesi. Tra il pubblico Alfredo e Rosa  Rubino (padre e zia di Riccardo), editori de “Il Vomere”, gli assessori regionali Armao e Turano, il Deputato Regionale Lo Curto, il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala Sturiano e diverse altre autorità civili e militari.

“Gerico, la Rivoluzione della preistoria”, un romanzo “di fantasia” misto ad un affascinante diario di spedizione, è stato raccontato dall’autore, l’archeologo Lorenzo Nigro, docente dell’Università La Sapienza di Roma. Il libro descrive meticolosamente la campagna di scavi a Gerico, la più antica città del mondo. L’autore ha trasformato in forma romanzata vent’anni di attività archeologica. Nigro conduce il lettore in Palestina, nei pressi di una rigogliosa sorgente situata 260 metri sotto il livello del mare, a Gerico, Tell Es Sultan. Qui la prima comunità di agricoltori e pastori della storia, circa 12.000 anni fa, ha compiuto una rivoluzione.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha acceso i riflettori sull’isola di Mozia, già oggetto di una campagna di scavi finanziata dalla Regione per 4 milioni di euro. Musumeci ha annunciato nuovi interventi per l’isola, destinati a migliorare le infrastrutture dell’isola (restauro del Museo, cartellonistica appropriata, sistemazione delle strade, allocazione di altri servizi igienici e di ristoro in più parti dell’isola, ecc.), nonché nuove campagne di scavo e attrezzature per valorizzare e rendere più fruibili, attraverso tecnologie 3D, le testimonianze del passato.

Lorenzo Nigro nel suo libro, “Gerico, la Rivoluzione della preistoria”,  racconta, come in un diario, della mano, dell’occhio e del cuore dell’archeologo che svelano l’immensa portata storica degli scavi di Gerico. Le prime scoperte tecnologiche ma anche le idee, la società e i valori e la più profonda concezione della vita e della morte del Neolitico sono narrate e illustrate (105 figure) con scientifica leggerezza all’interno di un romanzo avvincente che ci fa vivere con gli archeologi, pone domande attuali e restituisce speranza.

Nigro narra con dovizia di particolare di questo luogo magico della terra, Gerico, dove all’alba dell’umanità un’intraprendente comunità umana diede vita alla prima grande “rivoluzione” della storia. Le scoperte degli archeologi, narrate in presa diretta attraverso l’azione corale della missione archeologica della Sapienza, inducono a riflettere sulle conquiste di un lontano passato meravigliosamente attuale: il rapporto con l’ambiente, le prime invenzioni, il ruolo della donna, il senso della vita e della morte

La presenza di così tante autorità sull’isola ha acceso i riflettori su Mozia e su Marsala territori definiti dal Presidente Musumeci Musei a cielo aperto, dove poter far confluire turisti e visitatori provenienti da ogni dove. Un incontro con l’autore, quello promosso da Il Vomere di Marsala, che si è rivelato un’occasione in più per parlare anche dei progetti di rilancio dell’archeologia in Sicilia, di campagne di scavi, di realizzazioni di infrastrutture, di  promozione dei siti, a cominciare proprio dallo Stagnone, dalle sue isole e del restante territorio marsalese, ricco di tesori archeologici, tutti da scoprire… Il Vomere, da 123 anni, continua a solcare i rigagnoli che alimentano la cultura di questa terra, forieri di riscatto sociale ed economico di una Città che merita molto di voi. Il bagno di folla che ha accompagnato la presentazione del libro dell’archeologo Nigro, in una location poco raggiungibile quale è Mozia, dimostra il lavoro ben svolto da 4 generazioni di editori e giornalisti Rubino, nonché il caloroso affetto dei lettori de “Il Vomere” che hanno partecipato in massa all’evento.

A Mozia l’archeologo Lorenzo Nigro ha trovato una seconda “Gerico”, un’isola misteriosa tutta da scoprire sotto qualche metro di terra. E proprio a Mozia è incentrato il prossimo libro che sta scrivendo. Si tratta di un percorso a ritroso nel tempo dai tempi di oggi fino alle prime scoperte archeologiche dei Whitaker, all’ombra di un tesoro sparito nel nulla, quello che Giuseppe Garibaldi non consegnò al Re, Vittorio Emanuele Il. Una trama tessa tra la realtà, la fantasia, contornata dai fantasmi che dimorano sull’isola e che dialogano con l’autore.

 

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