Porto, tutto pronto per il “Marina di Marsala… sarà vero?

porto-turistico-marsala-progetto-myrAncora un passo avanti nella “privatizzazione” di un altro pezzo della Città di Marsala, il porto. Il Presidente della Regione Siciliana, on. Rosario Crocetta, ha apposto la propria firma sul protocollo d’intesa ed ha ricevuto l’espresso il ringraziamento del sindaco della Città, Alberto Di Girolamo, per il suo interessamento verso questa iniziativa che, sostiene il primo cittadino: “sono certo porterà lavoro e sviluppo socio-economico in Città e in Provincia”. La firma sul Protocollo d’Intesa rappresenta la conclusione del lungo iter burocratico-amministrativo e da esecutiva al progetto della Myr srl.

Al via, quindi, il “Marina di Marsala”, l’approdo turistico,  privato, ma finanziato con fondi pubblici, che nascerà, forse, sul porto della città. Scusate il gioco di parole, la vicenda è molto ingarbugliata. Un giorno Massimo Ombra, un imprenditore marsalese, forse solo per residenza perchè in giro lo si vede davvero poco;  si accorge che Marsala ha un porto, ovvero una struttura vecchia, abbandonata, fatiscente e carente che tanto gli somiglia, è pensa all’affare del secolo: chiedere la gestione gratuita dell’intera area portuale per i prossimi 50 anni. L’idea diventa subito appetibile, nasce la Myr (Marsala Yachting Resort Srl) che si attesta la paternità del progetto e vengono investite cifre non indifferenti nell’acquisto di edifici artigianali e industriali dismessi attorno al porto di Marsala il cui valore si eleverà a potenza nel momento in cui nascerà il “Marina di Marsala”.

 La Myr srl trova qualche piccolo ostacolo solo in Giulia Adamo che da sindaco della Città non vedeva di buon occhio la totale privatizzazione dell’area portuale, ovvero la fascia di territorio, delimitata dalla strada, compresa fra il rifornimento di carburante degli Adamo e il Monumento dei Mille. Nel nuovo sindaco Massimo Ombra trova un “sostenitore” del suo progetto; pare che fra i due era nata un’amicizia durante la campagna elettorale, dicono le malelingue. Infatti è proprio il Sindaco Alberto Di Girolamo, dopo l’insediamento, ad avviare il percorso che lo scorso 15 aprile portò all’incontro a San Pietro nel quale fu firmato l’accordo di programma dal Presidente della regione Siciliana Rosario Crocetta, dal Sindaco, Alberto Di Girolamo, dall’ingegnere Ombra, dal Comandante della Capitaneria di Porto di Trapani,  Giuseppe Guccione; nonché dai dirigenti del dipartimento regionale dell’ambiente (Dott. Maurizio Pirillo) e del dipartimento regionale dell’urbanistica (Dott. Salvatore Giglione).

In quell’occasione il primo cittadino marsalese dichiarò: “È una giornata storica per la città. Grazie a questo progetto, nuovi investimenti, più lavoro e positive ricadute per l’indotto che ruota attorno alla realizzazione del Marina. Pubblico e privato assieme possono fare grandi cose se, entrambi, vanno nella direzione dello sviluppo. L’Amministrazione ha solo il compito di agevolare l’iniziativa privata in maniera trasparente, creare opportunità di lavoro, impedire che i nostri giovani vadano via perché costretti e non per loro legittima scelta”. Un entusiasmo, quello sindaco, in crescendo; tant’è che si sente, quasi, l’artefice dell’iniziativa, fino al punto di comunicare:  “Adesso superati con la sinergia di Comune, Regione e forze politiche tutti i problemi di carattere tecnico, auspico che presto la “Marina di Marsala” possa aprire i cantieri e dare inizio ai lavori”.

 Ora non vi è più alcun ostacolo, tutto è pronto burocraticamente, si attendono i fatti concreti. A tal proposito corre l’obbligo di ricordare che il progetto della Myr srl, per il Marina di Marsala” prevede:
– La realizzazione delle nuove banchine per il traffico commerciale e delle aree di stoccaggio merci ed il dragaggio dei fondali interni per garantire la fruibilità del bacino ai navigli commercial- La demolizione degli attuali fatiscenti capannoni con tetti in “amianto” (enorme fonte di inquinamento del centro cittadino) e la realizzazione al loro posto, sul molo di levante di nuovi capannoni pesca dotati di servizi igienici e di tutti gli impianti necessari;

– La totale riqualificazione dell’area portuale adiacente alla città (area Margitello) con la realizzazione delle relative strutture da dare in gestione per n. 7 ristoranti, 20 negozi commerciali, 1 supermercato, 4 bar-gelaterie, 10 attività turistiche (agenzie, noleggio auto / scooter, sub, pesca, negozi tecnici, etc.), un supermercato, una palestra, un centro benessere, due piscine ad acqua di mare, una club-house, 4 km di pista ciclabile, un teatro sul mare con palco galleggiante dove effettuare spettacoli pubblici aperti alla città, una piazza soprelevata da cui ammirare il marina, 2 discopub, una sala te, un museo multimediale per informare ed indirizzare il flusso turistico verso i percorsi eno-gastronomici, artigianali, archeologici, storici e paesaggistici della provincia.
– L’ampliamento dei posti barca turistici del porto dagli attuali 300 a 1.306 posti barca (di cui 1.036 nel marina e 270 esterni al marina) per accogliere yacht privati fino a 75 metri (come ad esempio quelli di Armani, Cavalli, Tronchetti Provera, Briatore, etc.);
– La realizzazione di nuovi cantieri nautici da dare in gestione, dotati di travel lift e cala di alaggio e varo (oggi non esistenti), dotati degli impianti necessari per sanare l’attuale situazione di illegalità dei cantieri in termini di salvaguardia ambientale.

Inoltre, in una nota inviata alla stampa nel mese di marzo 2013, Massimo Ombra asseriva che tutto ciò dovrebbe determinare un rilancio di tutte le attività portuali e un incremento di circa 240 nuovi posti di lavoro diretti e circa 3.000 di indotto, con un afflusso economico (esclusi i canoni di ormeggio dovuti al Marina di Marsala), calcolabile in circa 55 milioni di euro che si riverseranno annualmente sul territorio Marsalese.

Un progetto faraonico che, una volta realizzato, potrebbe cambiare le sorti economiche di Marsala e delle città limitrofe. Il problema di fondo è se l’opera sarà realmente realizzata per come promossa. Pur comprendendo l’entusiasmo del sindaco viene lecito chiedersi quali garanzie il primo cittadino abbia chiesto alla Myr srl e come intende “proteggere” i finanziamenti pubblici, denaro della collettività, che arriveranno per la messa in sicurezza ed altri benfatti per il porto di Marsala, dalle speculazioni. Ben venga il “Marina di Marsala”, ma alla sola ed unica condizione che la struttura, oltre ad essere realizzata, possa funzionare al meglio delle sue potenzialità. Di opere incompiute ne abbiamo abbastanza per poter sopportare un cantiere a cielo aperto eternamente in corso, nel cuore di Marsala. Il sindaco, gli assessori ed i consiglieri comunali farebbero bene a stare con gli occhi e le orecchie ben aperte, per il bene di Marsala

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