Ospedale di Marsala, al pronto soccorso lunghe code… mentre l’Asp annuncia potenziamenti

ospedale-paolo-borsellino-di-marsala-marsalanewsSala d’aspetto del pronto soccorso dell’Ospedale di Marsala, notte tra giovedì e venerdì, una donna di una quarantina d’anni è stata colta da una grave crisi cardiaca mente aspettava di essere visitata. E pensare che la poveretta era da ore nella sala d’attesa attendendo il proprio turno. Quello che stiamo per raccontarvi è l’ennesimo grave fatto di “malasanità” consumato nella sala d’attesa strapiena di aventi bisogno di cure ed assistenza e, dall’altra parte della porta, un solo medico per tutti. Scene di ordinaria disamministrazione al Paolo Borsellino, uno dei più moderni ospedali della Sicilia, forse sulla carta, che deve fare i conti con le carenze croniche di personale.

Ecco, per la cronaca, quanto è accaduto sotto gli occhi increduli del cronista che scrive e di una trentina di altre persone in sala d’attesa: “mentre aspettavo notizie sullo stato di salute di mia moglie che era stata colta da una colica renale, vidi seduta dinnanzi a me una donna cambiare espressione e iniziare a tremare, a contrarsi corpo in maniera strana e subito dopo accasciarsi, forse priva di sensi, sulla sedia su cui era seduta (la classica poltroncina di sala d’attesa, non un presidio sanitario che dovrebbe essere assicurato a chi avendo fatto il triage aspetta di essere visitato e curato). Quella scena drammatica, che difficilmente potrò dimenticare, l’ho condivisa con una trentina di persone, molti dei quali hanno iniziato a gridare affinché qualcuno venisse in aiuto della poveretta. Pensai che stesse per morire, mi alzai intontito e consapevole che nulla potevo fare per aiutarla, quando il mio sguardo scorgeva a meno di 10 centri, nella stanza adiacente, un operatore medico – così vi era scritto in evidenza sulla sua divisa – che se ne stava tranquillamente a parlare con il personale dell’ambulanza che erano in servizio con Lei. Mi sono avvicinato al medico richiamandolo alle sue responsabilità. Lei mi rispose con calma che i colleghi dell’Ospedale stavano provvedendo e che non spettava a lei intervenire. In effetti a soccorrere la sfortunata donna vi era solo l’infermiera addetta al triage, perchè il medico in servizio al pronto soccorso assieme agli altri infermieri stavano cercando di strappare alla morte un uomo che era appena giunto in codice rosso. Mentre il medico del 118 se ne stava fredda e distaccata a parlare fino a quando alzai la voce ricordandogli che era un medico e come tale aveva l’obbligo di intervenire. Altra gente ha iniziato a inveirle contro per la sua totale disattenzione. Alla fine si è decisa ed ha raggiunto l’infermiera; insieme l’hanno poi soccorsa e, adagiata su una barella,  è stata quindi passata dall’altra parte della porta che divide il triage e la sala d’attesa, dalle sale mediche del Pronto Soccorso. Dopo una mezz’oretta si è appreso che la donna era grave, avrebbe avuto un infarto e che necessitava un intervento urgente da effettuarsi in un ospedale meglio attrezzato. Tant’è che è stato consigliato, dal personale del pronto soccorso, al marito di fare il pieno all’autovettura perchè sua moglie sarebbe stata trasportata a breve in una struttura ospedaliera a Sciacca per essere sottoposta ad un intervento urgente”.  

area emergenza-ospedale borsellino-marsalaDavanti ad un episodio del genere non vi sono parole: si va in ospedale per essere soccorsi e si rischia di rimanere senza assistenza per ore e di passare, magari, a migliore vita tra l’indifferenza del personale che è più ligio alle regole amministrative, che alla propria coscienza. La dottoressa del servizio 118, in servizio, umanamente parlando non ha alcuna giustificazione valida, il suo comportamento è stato ignobile come essere umano e ancor più come medico che ha prestato il Giuramento di Ippocrate

Nulla da obiettare, invece, nei confronti dei medici e del personale del Pronto Soccorso: sono pochi e gravati da pesanti turni. Le carenze nella pianta organica non permette di poter avere due medici in servizio in ogni turno. Ecco che accade, e non sarebbe la prima volta, quello che è successo la notte fra giovedì e venerdì scorso: medico di turno impegnato in codice rosso non può assistere contemporaneamente un secondo codice rosso che si verifica nella sala d’aspetto. Il medico di turno, una giovane donna, è riuscita comunque ad affrontare con grande diligenza le due emergenze, e poi a continuare il suo turno visitando e assistendo tutti gli altri pazienti che attendevano.

Nessuna giustificazione, invece, per il Direttore Sanitario del Paolo Borsellino Maria Carmela Riggio, il Manager dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola e l’Assessore alla Sanità Pubblica della Regione Sicilia Baldo Gucciardi. Non è ammissibile gestire la sanità pubblica guardando più ai conti che alle condizioni in cui opera il personale e mettendo in secondo piano la qualità dei servizi erogati all’utenza. Il Sant’Antonio Abate dista appena una trentina di chilometri dal Paolo Borsellino, ma al pronto soccorso in ogni turno vengono garantiti più medici. Chissà perchè… l’Asp non è la stessa?

Purtroppo le lunghe ed estenuanti code nella sala d’attesa del Pronto Soccorso si registrano, forse, solo a Marsala. E la cosa più grave è che malgrado tale carenza sia stata oggetto di decine di denunce queste sono rimaste inevase nel tempo. Un medico solo è insufficiente per un ospedale il cui bacino di utenza è enorme, ben oltre 100 mila potenziali utenti. Purtroppo nessuno interviene. Urge il secondo medico in ogni turno del Pronto Soccorso di Marsala. Del resto, senza stravolgere i conti dell’Assessore, lo si potrebbe avere da tempo. Sarebbe bastato far ruotare il personale delle Guardie Mediche che notoriamente sono poco frequentate in ospedale, facendole lavorare in sinergia col personale del Pronto Soccorso. Come è possibile che nessuno vi abbia mai pensato? Non vi è peggio di quando un problema si potrebbe risolvere facilmente, invece si preferisce non farlo. E, in questo, chi fa politica è molto bravo nel dosare le risorse per trarne riconoscimenti personali che, magari in un secondo tempo, possono diventare consensi elettorali.

Le croniche carenze di personal al Paolo Borsellino non sono una novità a Marsala,  la stampa, ma anche l’utenza, lo denunciano costantemente. Lo stesso sindaco, prima di conquistare la prima poltrona di Marsala, delle lunghe code al pronto soccorso ne aveva fatto un “cavallo di battaglia”, seppure sapeva di non poter risolvere la grave carenza di personale. Ora sono mesi che non si vede piú in ospedale a sollecitare il miglioramento delle condizioni di primo soccorso, tra l’altro non é solo un cardiologo in pensione, ma é anche il responsabile della salute pubblica della città che amministra.

Ad onor del vero in ospedale l’ultima volta vi è stato la scorsa settimana per presenziare l’inaugurazione di una area a verde attrezzato donata dalla Associazione onlus “Batticuore…batti”. E vi arrivò pure pure in ritardo. Ha scambiato quattro parole, forse i soliti convenevoli fra autorità in visita durante il cocktail, con il manager dell’Asp di Trapani De Nicola, prima che quest’ultimo se ne andasse. Tre giorni fa, lo stesso dirigente dell’Assessorato regionale alla salute pubblica, ha incontrato a Trapani l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Marsala. Alla riunione la stampa non è stata invitata, é risaputo che: “i panni sporchi è meglio lavarli in privato, per cui vi lasciamo al comunicato stampa, sotto riportato, per saperne di più.

Da parte nostra, da umili informatori di questa terra, non ci resta che stare in allerta in questa lotta continua per la difesa della sanità pubblica, e invitiamo quanti non si sentono adeguatamente assistiti e/o curati a denunciare alle forze dell’ordine ogni negligenza, abuso o prevaricazione subita. La salute, in Italia, è tutelata dall’Art. 32 Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana…”. Per cui esigete i Vostri diritti e non permettete a nessuno di calpestarli, soprattutto quando in gioco vi è la vostra vita o quella delle persone che più vi stanno a cuore

 

DIFFONDIAMO IN COMUNICATO STAMPA DIFFUSO DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MARSALA A SEGUITO DELL’INCONTRO CON IL MANAGER DELL’ASP DI TRAPANI FABRIZIO DE NICOLA.

incontro-presidenza-consiglio-comunale-marsala-asp-trapani-fabrizio-de-nicola“Il potenziamento dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala è stato al centro di un colloquio che il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Trapani Fabrizio De Nicola, insieme al direttore sanitario dell’ASP Antonio Siracusa, ha avuto oggi con una delegazione del consiglio comunale di Marsala, composta dal presidente Vincenzo Sturiano, dal vice Arturo Galfano e dal componente l’ufficio di presidenza Eleonora Milazzo.

I consiglieri hanno chiesto chiarimenti sul futuro di alcuni servizi del nosocomio, dopo il nuovo atto aziendale e la dotazione organica dell’ASP di Trapani predisposta dalla Direzione strategica aziendale.

“Confermiamo – ha detto De Nicola – che  vengono implementate alcune strutture ospedaliere specialistiche come urologia, che passa da struttura semplice a complessa con destinazione oncologica, una unità operativa complessa di chirurgia plastica, una unità operativa semplice di Pneumologia, una unità operativa semplice dipartimentale di chirurgia laparoscopica; e l’istituzione di una unità operativa complessa di diabetologia, dotata di sei posti letto, quando era prevista senza. Verrà attivata inoltre una U.O.S. di Riabilitazione con 18 posti letto e una U.O.S. di Lungodegenza con 24. Si è riusciti infine a confermare una unità operativa semplice di Oculistica, in un primo  tempo soppressa”.

Il direttore sanitario dal canto suo ha comunicato che è stata già siglata una convenzione con il Policlinico universitario di Palermo per la chirurgia in elezione per le patologie vertebro–midollari, che sarà attiva entro l’estate, mentre sta per partire, come richiesto dal sindaco Alberto Di Girolamo, l’attività ambulatoriale di oncologia presso l’ospedale, assicurata dall’unità operativa di Castelvetrano tutti i giovedì mattina e pomeriggio.

De Nicola si è soffermato poi sulla nuova pianta organica dell’ospedale, che passerà da 117 a 140 medici, da 173 a 237 infermieri, da 20 a 54 operatori socio-sanitari e da 33 a 51 ausiliari, con 139 posti complessivi in più, così come i posti letto che passano dai 117 oggi utilizzati a 196.

“Questo – ha aggiunto De Nicola – permetterà di integrare nuovo personale, attraverso stabilizzazioni, mobilità e concorsi, dando la priorità alle aree di emergenze, e cioè il pronto soccorso e l’anestesia.  Intanto siamo già intervenuti sul pronto soccorso, integrandolo con due nuove unità di dirigenti medici, e questo ha anche permesso di riaprire l’OBI dalle 8 alle 20, anche se i cittadini marsalesi dovrebbero recarsi maggiormente presso i presidi territoriali di emergenza e i medici di famiglia per le patologie non da codice rosso o giallo, invece che al pronto soccorso”.

“Ringrazio a nome dell’intero ufficio di presidenza del consiglio la direzione dell’ASP – ha detto al termine dell’incontro il presidente Sturiano – sia per la disponibilità dimostrata che la sensibilità nei confronti dei problemi della sanità marsalese e siamo soddisfatti di quanto ci è stato annunciato, pur restando vigili nell’interesse dei cittadini del nostro territorio”.

 

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