Omicidio Nicoletta Indelicato, iniziato oggi in Corte d’Assise il processo a carico di Margareta Buffa

Omicidio Nicoletta Indelicato, iniziato oggi il processo con rito ordinario che vede alla sbarra la 30enne Margareta Buffa. La donna è accusata del delitto in concorso con Carmelo Bonetta, 35enne. Quest’ultimo ha scelto il rito abbreviato

Approda in Corte d’Assise, presso. Il Palazzo di Giustizia di Trapani il processo a carico di Margareta Buffa, accusata assieme a Carmelo Bonetta dell’efferato omicidio di Nicoletta Indelicato di 25 anni, uccisa con 12 coltellate e poi data alle fiamme in un vigneto di Contrada Sant’Onofrio, alla periferia di. Marsala la notte tra il 16 ed il 17 marzo scorso.

Oggi, in aula, vi era solo Margareta Buffa, 35 anni, di origine rumena, adottata da bambina da una famiglia marsalese. Il processo a carico del suo presunto complice ha scelto il rito appropriato. E reo confesso Carmelo Bonetta, 35 enne, originario di  Termini Imerese, manovale tuttofare che viveva a Marsala, con la passione dei balli caraibici. Entrambi sono accusati di essere gli autori del delitto.

Per loro la Procura, infatti, ha chiesto il giudizio immediato e questa mattina Margareta Buffa con  con le manette ai polsi è comparsa nell’aula dedicata al giudice Ciaccio Montalto, dinnanzi alla Corte d’Assise presieduta da Daniela Troia.

Secondo quanto accettato dalle autorità inquirenti la notte tra il 16 e il 17 marzo, Nicoletta Indelicato invitata ad uscire dall’amica Margareta Buffa sarebbe stata condotta in auto all’estrema periferia della  città. In una zona lucubre, sperduta tra i vigneti e gli alti argini del Sossio, a ridotto di una antica cappella ricavata nella roccia. ddalla sua amica Margareta. Scese entrambe dall’abitacolo, spuntava Carmelo Bonetta che era nascosto nel portabagagli, armato di coltello, che si è scagliato contro Nicoletta, colpendola con dodici fendenti. Il corpo della ragazza è stato poi dato alle fiamme. Come se nulla fosse, in cerca di un forte alibi Margareta e Carmelo si sono ripuliti e sono andati a ballare in un locale di Castelvetrano.

Margareta Buffa si è sempre dichiarata innocente, puntando l’indice accusatore contro Carmelo Bonetta accusandolo dell’omicidio.

Una versione dei fatti che ha sempre suscitato molte perplessità. Il movente, che rimane ancora oscuro, i tempi di esecuzione del delitto, la premeditazione, l’alloggiamento dell’uomo in uno spazio molto angusto quale quello del bagagliaio di una piccola utilitaria, il luogo scelto, ecc. Il tutto farebbe presupporre che via siano aspetti ancora da chiarire, su cui ora la Giustizia deve fare luce.

Anche l’avvocato degli Indelicato manifesta dubbi e perplessità all’inizio delle indagini sul barbaro omicidio di Nicoletta. L’avvocato Giacomo Frazzitta, dopo una settimana fa sequestrare l’auto per i dovuti controlli dei Carabinieri del Ris di Messina ed una decina di giorni dopo il ritrovamento del cadavere rilascia una intervista al giornale on line Tp24 che riportiamo integralmente:“Il luogo e il cadavere ci raccontano una determinata verità – afferma Frazzitta -. Nicoletta è stata portata lì una volta cadavere. Questa vicenda affonda le radici nella parte più oscura della città, ha dei risvolti inquietanti e sorprenderà. Non è un omicidio passionale come alcune trasmissioni tv di gossip hanno tirato fuori questa pista ma che in verità non esiste. E’ tutta da svelare questa vicenda, altre persone potrebbero essere dietro le quinte. Se ci fosse stato un motivo economico non avrebbe portato all’uccisione di Nicoletta, perché sembrava essere abbastanza disponibile nei confronti di Margareta. Evidentemente i motivi sono molto più profondi e affondano in qualcosa di torbido che non riusciamo a comprendere. Il luogo è certamente un luogo torbido, perché è un luogo dove senza ombra di dubbio si sono alternati dei fattucchieri perché abbiamo trovato tracce evidenti di fotografie bruciate e cose così, diciamo di una superstizione atavica e colorita dall’ignoranza. E’ chiaro che questo vede certamente la Margareta Buffa protagonista di questi pseudo riti poco fondanti, ma attenzione a lasciarci attirare da questo ambiente oscuro, perché in realtà c’entra ma va messo a fuoco nella giusta maniera perché non riguarda secondo me in maniera totale l’uccisione di Nicoletta. Non abbiamo notizia sul telefonino, – conclude Frazzitta – Bonetta ha detto che lo aveva la Buffa, e questo telefonino potrebbe portare alla verità. Dico che siamo all’inizio delle indagini, se così non fosse sarebbe gravissimo e io non lo consentirò”.

Il processo è solo all’inizio ed i due imputati, seppure hanno scelto strade diverse: il dibattimento la Buffa (che continua a definirsi  innocente) ed il rito abbreviato il Bonetta (che ammette le proprie responsabilità) forse faranno luce su quella maledetta notte a cavallo tra il 16 ed il 17 gennaio scorso quando Nicoletta Indelicato venne “misteriosamente” uccisa. I suoi familiari, gli amici, ma anche gli abitanti della Città in cui è cresciuta Nicoletta si aspettano giustizia.

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