Nello Stagnone di Marsala nascerà un ecomuseo intitolato “Laguna dei Fenici”

AMBIENTE: L’UDC DI MARSALA AL LAVORO SU L’ECOMUSEO “LAGUNA DEI FENICI”, UN LABORATORIO PER IL PROGETTO “MARSALA-BENE COMUNE”, PROMOSSO DALL’ON. LO CURTO

L’istituendo ecomuseo dello Stagnone prende il nome di “laguna dei Fenici. A sostenerlo in un comunicato stampa diramato agli organi d’informazione è Lo affermano il capogruppo Udc all’Ars Eleonora Lo Curto unitamente all’assessore comunale Oreste Alagna, al vice presidente del consiglio comunale Eleonora Milazzo ed al consigliere Gaspare Di Girolamo, che insieme hanno condiviso l’idea di lanciare il progetto “Marsala-bene comune”, attorno al quale chiamare a raccolta imprenditori, tecnici e professionisti e quanti possono offrire un contributo di idee e di progettualità per aiutare il Comune, in carenza di figure tecniche interne, a dotarsi di un parco progetti cantierabili.
Il gruppo UDC di Marsala che sta già lavorando, sin da ora, anche alla regolamentazione della pre-riserva, per la quale occorre definire un adeguato piano di utilizzo ecosostenibile, in grado di sposare le particolari condizioni ambientali del luogo con le esigenze turistiche ed economiche del territorio. Questi temi sono stati a lungo discussi da Roberto Fiorentino Dirigente della Gestione Aree Protette del Libero Consorzio Comunale di Trapani e dalla sovrintendente ai Beni culturali ed ambientali Mimma Fontana. È obiettivo comune disciplinare quest’area in maniera che sia fruibile nella logica della conservazione, tutela e valorizzazione, osservando tutte le prescrizioni che arrivassero proprio dalla Sovrintendenza e dal Libero consorzio quale attuale ente gestore.
L’Udc di Marsala ha anche chiesto alla sovrintendente Fontana di valutare positivamente il rilascio di una autorizzazione per aree di sosta temporanee al servizio dell’intera laguna e della costa dove si svolgono una serie di attività amatoriali, imprenditoriali, legate al turismo, al kite e agli altri sport nautici praticati, nonchè alla balneazione, ai servizi, alla ricezione e alla ristorazione, compresa la numerosa presenza di turisti interessati a recarsi a Mothia e a navigare con i mezzi autorizzati all’interno di questo meraviglioso specchio d’acqua. Il gruppo di lavoro dell’UDC di Marsala ha evidenziato alla sovrintendente quanto la presenza della pista ciclabile, se da un lato intrattiene piacevolmente le persone appassionate di bicicletta, dall’altro rende ancora più difficile la viabilità in tutta l’area con grave penalizzazione per gli operatori turistici e per i residenti. In un momento in cui il Covid ha depresso ogni attività economica, è chiaro che risulta fondamentale trovare una strategia, seppure temporanea, per aiutare gli imprenditori che operano in quell’area attraverso l’individuazione di aree di sosta non abusive (come inevitabilmente accadrebbe) ma appunto autorizzate seppure temporaneamente.
L’Udc, dal canto suo ha già chiesto al sindaco di fare una immediata verifica delle aree già disponibili all’utilizzo come area sosta temporanee, mentre l’assessore Oreste Alagna si è già attivato per raccogliere le istanze di eventuali privati che avessero terreni da mettere a disposizione. Con il sindaco è stata condivisa anche l’idea di valorizzare come sede dell’ecomuseo l’isola di Schola dove insistono degli immobili da recuperare e che potrebbero usare usati proprio come sede museale. Sarebbe una cosa del tutto innovativa perché ci si arriva attraverso il mare, quindi anche evocativa. Il sindaco è d’accordo a elaborare un bando apposito per coinvolgere soggetti privati in un progetto di finanza pubblica finalizzato a raggiungere presto l’obiettivo di restaurare gli immobili e dotarli delle tecnologie che servono.
Si tratterà di mettere su un “Urban center”, ossia un incubatore di idee e di proposte dal quale fare nascere la nuova Marsala. ”E’ anche un modello culturale nuovo – aggiungono – che vogliamo lanciare di città bene comune, che va tutelato e vissuto da ciascuno con generosità, passione civile e impegno morale. A questo appello che come Udc sentiamo di fare, speriamo risponda anche la Myr della famiglia Ombra, che da decenni ha un progetto sul porto di Marsala che di fatto ha tenuto bloccata ogni altra iniziativa. Ci aiutino questi e tanti altri imprenditori e professionisti, con i quali mi auguro si possa collaborare, per costruire la città che vogliamo e il futuro a cui hanno diritto i nostri giovani”.
La realizzazione dell’ecomuseo dello Stagnone, che prende il nome di “laguna dei Fenici” e la “sistemazione” della zona di preriserva per una fruizione ecosostenibile rappresenta solo il primo passo di un progetto molto più ambio e lungimirante: “Marsala-bene comune”, fortemente voluto dal capogruppo Udc all’Ars Eleonora Lo Curto unitamente all’assessore comunale Oreste Alagna, al vice presidente del consiglio comunale Eleonora Milazzo ed al consigliere Gaspare Di Girolamo. Il gruppo di lavoro dell’Udc di Marsala hanno promosso un progetto fattibile, finanziabile e attuabile in tempi brevo, attorno al quale chiamare a raccolta imprenditori, tecnici e professionisti e quanti possono offrire un contributo di idee e di progettualità per lo Stagnone e per diversi altri ambiti territoriali
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