Marsala, rischia di non avere finanziate le fognature e la bretella austostradale

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Cinque delle 27 le opere pubbliche siciliane finanziate dal CIPE, ma in atto in stand-by, ricadono nel territorio di Marsala. Si tratta di cantieri da tempo finanziati per oltre 3 miliardi di euro in Sicilia, ma mai appaltati. Un vero mistero, nessuno sembra saperne nulla. A Marsala rischia di non essere realizzata: la rete fognaria e la bretella autostradale svincolo Aeroporto di Birgi-Mazara del Vallo. Tutti e quattro i lotti della rete fognante lilybetana risultano finanziati, ma i lavori non possono iniziare perchè nessuno a proceduto a indire le relative gare. A distanza di circa 3 anni dall’approvazione dei 4 progetti esecutivi, per un valore complessivo di 24.939.000,00, (già finanziati dal CIPE nel 2012 con  la delibera n.60). Questi i lotti, misteriosamente, non andati in appalto: Progetto esecutivo V lotto fognatura centro urbano di Marsala (via Omodei, Via Aspromonte, Via Itria, Via Libertà, Via Colcasio, Via Pascasino, Piazza Marconi) per un importo di 1.690.000,00; Completamento rete fognaria cittadina di Marsala per un importo di € 9.320.000,00; Completamento rete fognaria zone periferiche di Marsala per un importo di € 6.190.000,00; Completamento rete fognaria zona lidi balneari di Marsala per un importo € 7.800.000,00. Tutti progetti definitivi, approvati e finanziati, ma in atto mai resi esecutivi. Stessa sorte per il tratto stradale Trapani-Mazara del Vallo, Variante alla SS 115 “Sud Occidentale Sicula”, compresa tra lo svincolo di Birgi, sulla A29 e il collegamento alla SS115 in località Mazara del Vallo; opera finanziata per 134.000.000,00 di euro dal CIPE.

 Da tempo, secondo il rapporto redatto dall’Ance Sicilia nel 2013, queste opere sono pronte per andare in gara d’appalto. Ma, inspiegabilmente, ciò non accade e nessuno spiega perché. L’elenco dettagliato è stato realizzato su esplicita richiesta del Sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio. La speranze di Ance Sicilia è che l’intervento di Delrio possa finalmente rompere questo incantesimo e sbloccare la pubblicazione dei bandi di gara. E’ auspicabile, inoltre, che sia verificata l’esistenza di eventuali danni erariali, considerato che il mancato utilizzo delle risorse finanziarie stanziate da troppo tempo le pone a rischio di revoca.

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