Marsala, la città soccombe tra crisi, degrado e microcriminalità

Marsala sta vivevendo un difficile autunno tra crisi economica, degrado, atti vandalici ed episodi di microcriminalità. Urgono interventi risolutivi affinchè Marsala ritorni a vivere

Il centro storico di Marsala, un tempo luogo sicuro, punto d’incontro per cittadini e gente di ‘’passaggio’’, spesso diventa teatro di furti, alcune affascinanti viuzze e piazzette del centro si sono trasformate luoghi di spaccio, posti malsani dove bivacca la manovalanza criminale e gente che vive di espedienti. Arrivato l’autunno, andati via i turisti che affollavano le vie del centro, le strade si sono svuotate e negli orari di chiusura dei negozi, la gente evita di uscire di casa per fare quattro passi. Se si osservano gli edifici, testimoni del degrado, ci si accorge che tanti locali sono chiusi, sfitti da tempo, con le  vetrine fracassate, i prospetti vandalizzati con “graffiti” ritraenti simboli che incitano all’odio. Molte attività economiche sono state stroncate dalla crisi economica che negli ultimi 2 anni ha falcidiato migliaia di piccole partite iva.

Marsala sta vivendo un momento difficile, oscuro come le  pubbliche strade scarsamente illuminate e spesso “vittime” di inspiegabili blackout. In questo contesto vivere la città è diventata un’impresa. Le colpe sono tante e non tutte sono attribuibili ad una recrudescenza della microcriminalità. Qualche pattuglia in più di uomini in divisa non guasterebbe, quanto meno rassicurerebbe le fasce più deboli, gli anziani, le donne ed i ragazzi che spesso sono vittime di angherie, soprusi e di veri e propri atti di microcriminalità. Nel fine settimana, colpa dell’alcool e, talvolta anche della droga, si registrano violente risse. Lo scorso anno uno di questi episodi si tramutò in tragedia, un ventiquattrenne perse la vita in via Curatolo a seguito di un accoltellamento. La movida del fine settimana, a Marsala, viene vissuta con molta apprensione, soprattutto da chi non cerca guai. Purtroppo tante volte basta uno sguardo un gesto, una parola per scatenare la violenza di pseudo babygang che, come predatori, attendono la/e vittima/e di turno.

In città si parla anche di un aumento vertiginoso dei furti in attività commerciali, abitazioni private e su mezzi in sosta. Un dato, questo, che prendiamo con le pinze non avendo la possibilità di un riscontro oggettivo da parte delle autorità preposte. Ciò ch’è certo è che gli organici delle forze dell’ordine, ad iniziare da quello della Polizia Municipale, sono ridotti ai minimi termini. La vicenda tristemente nota, più voltre prospettata alla Prefettura di Trapani dalla locale classe politica amministrativa, non è stata mai risolta. Una città territorio come Marsala avrebbe bisogno almeno del doppio del numero delle pattuglie attualmente in servizio nell’arco delle 24 ore. Marsala ha un territorio abitato molto esteso, 15 chilometri lungo le statali e le provinciali che portano a Trapani e Mazara ed altrettanti in direzione Salemi.

Il Consiglio Comunale, la Giunta Municipale, i deputati eletti in questo territorio, seppure non direttamente responsabili di così tanto degrado, non possono esimersi dal chiedere il potenziamento delle forze dell’ordine della Città e applicare contromisure per contenere il clima di recessione economica in atto. Marsala non deve soccombere tra l’indifferenza generale e la negligenza di chi è stato chiamato ad amministrare.

– Sophia Di Paola

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