Marsala, distrutto il Chiosco Terrazza San Francesco

Gravissimo atto vandalico nella notte a Marsala. Ignoti hanno preso di mira la Terrazza San Francesco, il chiosco sull’articolo Bastione che si accede dalla Villa Comunale. Apprendiamo della notizia da un post su internet in cui si denuncia l’atto vandalico, se di questo si è trattato, e della stupidità di chi l’ha commesso.

Esistono centinaia di modi per scaricare la violenza, per liberarsi delle proprie frustrazioni, per manifestare un dissenso… ma prendersela con un inerme chiosco, quando é chiuso, è assurdo quanto incomprensibile. I danni arrecati alla struttura sono alquanto ingenti, il chiosco, dalle foto che circolano su internet, è stato distrutto.

Nel mondo dei social è scattata la macchina della solidarietà, con tanta gente disponibile a dare un concreto aiuto ai proprietari per rimettere su il chiosco che nei periodi più caldi dell’anno ha dato ospitalità, con il suo tradizionale piano bar sotto le stelle, a migliaia di persone.

Su Facebook anche post di condanna per il vile gesto e inviti a riflettere, come quello pubblicato dal prof. Capisci:Da sempre in questa terra convivono questi estremi, l’altissima cultura gomito a gomito con la mostruosissima violenza. In città, da qualche anno, la violenza che si percepisce per le strade, negli occhi, nelle espressioni, nelle voci e nelle urla dei passanti è cresciuta in modo esponenziale. Se a questo si aggiunge il rischio di un fortissimo isolamento dovuto alla scomparsa dei turisti, a causa della vicenda aeroporto, Marsala rischia di scivolare in una condizione di infernale arretratezza, dove i rifiuti abbandonati qua e là, le baby gang, gli scippi, le rapine, le risse e gli accoltellamenti avranno la meglio sulla prestigiosa storia di conquiste sociali, di libertà e di alte capacità imprenditoriali di questa bella ma mortificata città. La scuola non è il posto dove cercare le risposte…facciamo tutto ciò che è possibile fare e a volte anche l’impossibile. 

Bisogna soffermarsi e interagire con la realtà del quotidiano stando a contatto con la gente vera e non cercare di interpretare le esigenze standosene dentro al Palazzo, bisogna scendere per strada e percepire cosa manca, cosa non va e puntare ad un lavoro di squadra molto ampio.
Lo so…non è facile, ma è un percorso obbligato.

Campisi”

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