Marsala: appuntamento culturale con “Pittata d’argento” nell’Atrio Comunale

Il romanzo di Aldo Pera, “Pittata d’argento”, verrà presentato nella splendida cornice dell’ Atrio Comunale di via Garibaldi

Marsala appuntamento culturale con Pittata d'argento nell'Atrio ComunaleRosario Atria, italianista, e Vincenzo Maria Corseri, filosofo, introdurranno il momento culturale che vedrà la partecipazione di Rino Marino, regista e attore teatrale già diretto da Carlo Cecchi e Mario Martone. Musiche scelte, curate e mixate da Antonio Capizzo,

Ambientato nella Sicilia degli anni Sessanta del secolo scorso, “Pittata d’argento” è un romanzo di echi verghiani di umili scenari mediterranei, la cui ruvidità si mescola alla delicatezza di un vincolo sacro, quello dell’amicizia tra due ragazzi, coetanei e di diversa estrazione sociale: Giovanni (l’io narrante) appartiene a una solida borghesia di professionisti e possidenti terrieri; Cola invece è figlio orfano di un pescatore e per vivere è costretto a prendere la via del mare, con la barca di famiglia. I due sono profondamente legati: hanno condiviso le prime trasgressioni e le prime esperienze sessuali. Nonostante i tentativi di Giovanni di aiutare l’amico a risollevarsi economicamente, Cola è vittima dei ricatti di alcuni mafiosi, che lo costringeranno a un’ardua battaglia.

La resa pulita di una realtà dolorosa quanto appassionante ci trascina come parte attiva nelle vicende del protagonista, soprattutto quando, dopo alcuni anni – quando Giovanni già studia a Milano – Cola incontra Giselle, ballerina di danza classica affermata, e se ne innamora. Giselle si trasferisce in Italia, per danzare alla Scala e per stargli vicino, così Cola accarezza il sogno di aprire un ristorante a Milano.

È proprio a questo punto, quando anche il lettore insegue le prospettive fiduciose del ragazzo, che tutto s’interrompe bruscamente con un risvolto amaro. È il prezzo da pagare per essersi ribellato alle intimidazioni di un sistema che non si può sconfiggere. Di fronte a questo, l’animo si agita nella consapevolezza della precarietà dei sogni, quando questi nascono dalla stessa terra che ospita un male radicato e inumano come la mafia, soprattutto negli anni in cui le vicende sono ambientate, anni in cui ferocia e violenza non erano risparmiate.

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