L’uso delle mascherine all’aperto a Marsala: si, no, ni. Viva la chiarezza

​Regna la confusione a Marsala sull’utilizzo o meno delle mascherine nelle aree pubbliche all’aperto. Prima si, poi no, infine ni: potenza della chiarezza con cui ci si esprime in questo Paese.

La vicenda dell’utilizzo delle mascherine anche all’aria aperta a Marsala, che giorno dopo giorno sta diventando una esilarante “barzelletta”, prende il via venerdì scorso, quando il solerte sindaco della città Lilybetana firma un ordinanza, con la quale impone l’utilizzo del presidio sanitario più odiato dai cittadini su tutte le aree pubbliche all’aperto. Giunge subito dopo il DPCM del Premier Conte che non impone l’uso delle mascherine all’esterno in tutto il Paese. Poi è la volta del Governatore Musumeci che dice il contrario di quanto detto dal Presidente del Consiglio.

Il Presidente della Regione, comprendendo forse di aver esagerato con le restrizioni, ritorna sui propri passi diffondendo una nota di chiarimento che impone ai cittadini di portare con loro le mascherine, ma di indossarle all’aperto solo quando la presenza di più persone non permette il distanziamento sociale di 2 metri (misura raddoppiata rispetto all’ultimo DPCM).

In fine, ieri sera, giunge in redazione una nota del Sindaco di Marsala (Ufficio Stampa del Comune) che al posto di chiarire rende ancora più incomprensibile le disposizioni per chi si aggira su aree pubbliche all’aperto. Forse, non volendo ammettere di aver esagerato, asserisce (nel titolo) che: “l’uso della mascherina obbligatorio in tutta la Sicilia il Comune di Marsala è in linea con l’ordinanza regionale” . 

Tutto è bene quello che finisce bene, starete pensando; ma non è così… mai a giudicare un libro dalla copertina. Ed è proprio così. Al primo rigo il sindaco comunica: “È ​ obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca. Il dispositivo protettivo deve, comunque, essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia necessario l’utilizzo”

Non sarebbe stato meglio, facilmente comprensibile e chiaro per tutti, comunicare che il sindaco ritirava la sua ordinanza sindacale per attenersi a quella regionale e al decreto nazionale?

Invece no, in un strambalato linguaggio politichese, si è preferito scrivere tanto per non comunicare nulla di nuovo. Anzi ancor peggio si confondono le idee. L’ultimo comunicato del Sindaco riporta, infatti, testualmente: “Invito a rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro anche con la mascherina indossata”. E poi, sempre dallo stesso comunicato si legge: “Per quanto riguarda la durata dell’obbligo della mascherina, l’Ordinanza regionale fissa il termine del 7 Giugno, fermo restando che la durata dell’emergenza Covid 19 – come da Decreto del Governo nazionale – è fissata al prossimo 31 Luglio. Periodo entro il quale, pertanto, potranno ancora emanarsi provvedimenti d’urgenza a beneficio della salute pubblica”

Cosa vuole dire, o meglio: cosa vuole che il cittadino comprenda?

Questa domanda la poniamo a voi lettori, stuzzicandovi a leggere il comunicato stampa del sindaco (che riportiamo integralmente qui di seguito), poiché malgrado tutta la nostra buona volontà non siamo riusciti a capire cosa vuole comunicare. La nostra testata non puó assumersi la responsabilità di interpretare la volontà del sindaco, in quanto i trasgressori di questa “precisazione” rischiano multe che vanno dalle 400 alle 3.000 euro se non vi si attengono.

Alberto Di Paola

 

COMUNICATO DIFFUSO IERI SERA DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI MARSALA

USO DELLA MASCHERINA OBBLIGATORIO IN TUTTA LA SICILIA IL COMUNE DI MARSALA IN LINEA CON L’ORDINANZA REGIONALE

“È ​ obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca. Il dispositivo protettivo deve, comunque, essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia necessario l’utilizzo”. Lo dispone l’Ordinanza del Governatore Musumeci (la n.21 del 17 Maggio scorso) in tema di emergenza sanitaria, valida in tutta la Sicilia. Anche l’Amministrazione comunale di Marsala che, sul punto, aveva di fatto anticipato la disposizione regionale, si uniforma al provvedimento revocando – in una logica di piena collaborazione istituzionale – l’Ordinanza sindacale di venerdì scorso (la n.50), rimandando al provvedimento regionale per la disciplina sull’utilizzo delle mascherine. “Invito a rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro anche con la mascherina indossata, afferma il sindaco Alberto Di Girolamo. Sono tante le persone con le quali si può venire a contatto anche involontariamente: con la mascherina ci tuteliamo e rispettiamo pure gli altri”. In merito, il sindaco di Marsala risponde anche a quei consiglieri comunali che hanno presentato mozioni e avvalorato petizioni contro la sua Ordinanza: “Che faranno ora, raccoglieranno firme anche contro il Governatore Musumeci”? Il punto è invece un altro, perché preoccuparsi della salute pubblica è compito delle Istituzioni, soprattutto in un tremendo periodo come quello che viviamo da due mesi. La tutela dei cittadini non è mai eccessiva se è minacciato il bene dell’intera comunità e Venerdì scorso – dopo le tante segnalazioni che mi sono giunte per il mancato rispetto della distanza di sicurezza in alcune zone della città – il problema della salute di tutti si poneva con urgenza ed ho agito subito, com’era mio dovere”. Per quanto riguarda la durata dell’obbligo della mascherina, l’Ordinanza regionale fissa il termine del 7 Giugno, fermo restando che la durata dell’emergenza Covid 19 – come da Decreto del Governo nazionale – è fissata al prossimo 31 Luglio. Periodo entro il quale, pertanto, potranno ancora emanarsi provvedimenti d’urgenza a beneficio della salute pubblica. 

Ufficio Stampa Comune di Marsala”

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