L’inchiesta in Puglia, danneggia extra vergine di olive di Castelvetrano
Brusca frenata di vendite all’ingrosso, per l’olio extra vergine di olive Nocellara del Belice . L’annata per l’oro verde del Belice prodotto nell’areale tra Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna è stata ottima. Qualità eccellente e anche la produzione è cresciuta rispetto al 2014. Buone invece , le vendite a bocca di frantoio e al dettaglio. A confermare il rallentamento delle vendite e il calo di prezzo dell’olio all’ingrosso gli stessi frantoiani.
«Nonostante l’ottima annata- afferma- Franco Lombardo responsabile dell’omonimo oleificio- stiamo registrando un calo di prezzo e di vendite dell’olio extra vergine di olive, nel canale ingrosso o in cisterna dove, ancora oggi, viene venduto oltre il 60 % dell’olio prodotto nella zona». Diverse le ragioni di questo freno nelle vendite. Le recenti indagini hanno messo in evidenza varie frodi sull’olio extra vergine di olive in varie regioni d’Italia ed in Puglia in particolare e nonostante la bontà dell’olio siciliano e quello del Belice non sia stato intaccato dalle inchieste, il mercato registra una contrazione di vendite.
”Dobbiamo registrare- aggiunge Lombardo- che stiamo stivando molto olio e che il prezzo di cessione si orienta sui 4 Euro chilo. Il calo sul prezzo dell’olio extra vergine di olive , rispetto al 2014 è del 25% . Oltre a quello che sta accadendo relativamente alle frodi- conclude Lombardo- c’è da registrare anche l’autorizzazione da parte del Governo Renzi a fare entrare in Italia ,grosse quantità di olio extra vergine tunisino, ad un prezzo molto basso del nostro”. Il mercato descritto da Lombardo è riferito all’olio extra vergine di olive usato dalle aziende per migliorare la qualità di altri oli , provenienti da cultivar diverse con il cosiddetto “taglio”
fonte:
www.gds.it