Integrazione: giovani migranti aiuteranno con gli scavi a Mozia

Integrazione giovani migranti aiuteranno con gli scavi a MoziaAvviata la nuova campagna di scavi sull’isola di Mozia, nella Laguna dello Stagnone di Marsala. La “missione archeologica” dell’Università di Palermo, con la guida del prof. Gioacchino Falsone, è già a lavoro nell’isola di San Pantaleo – nel cuore della Riserva naturale – collaborato da giovani ricercatori e universitari. In questa XIII campagna, al gruppo di lavoro si aggiungeranno anche alcuni migranti del centro Sprar di contrada Perino, dove sono ospitati immigrati e rifugiati politici.

Da qui l’atto deliberativo proposto dall’assessore Clara Ruggieri, con il quale si approva il Protocollo d’Intesa per un progetto di integrazione sociale cui collabora – oltre al Comune di Marsala e all’Università di Palermo – anche il Consorzio “Solidalia”, gestore del centro di Perino. La campagna avrà la durata di circa 7 settimane (fino al prossimo mese di luglio) ed avrà il supporto del Comune nell’attività di divulgazione dei risultati raggiunti, nonché quello del Consorzio “Solidalia” per la realizzazione degli aspetti sociali del progetto, sia con riferimento alle candidature dei volontari che all’attività di mediazione culturale.

L’odierna campagna di scavi – come evidenzia il prof. Gioacchino Falsone – prosegue un lavoro di ricerca iniziato a Mozia nel 1977 e che raggiunse lusinghieri risultati, tra i quali la scoperta del “Giovanetto”. Le indagini, sospese alla metà degli anni ‘90, sono state riprese di recente dall’Università di Palermo che ha già effettuato tre campagne (anni 2013-15) con risultati soddisfacenti. Anche in questo nuovo ciclo di scavi, archeologi e ricercatori offrono la loro opera professionale senza alcuna remunerazione. A questi, è pure aggregata un’equipe dell’Università di Tubinga (Germania), che condurrà una prospezione geofisica nell’area adiacente agli scavi.

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