Ferrovia, chiesto l’immediato ripristino della tratta Trapani-Alcamo Diramazione, via Milo

FERROVIA TRAPANI-ALCAMO VIA MILO, L’ASSESSORE FALCONE: “INTERVENTO IMMEDIATO DEL MINISTERO”

Dopo circa 8 anni si ritorna a parlare dei lavori di ripristino della linea ferroviaria Trapani-Palermo via Milo a scartamento ordinario, la cosiddetta «Direttissima Trapani-Segesta-Alcamo-Palermo», che accorcia notevolmente le distanze fra i due capoluoghi di provincia ad appena 125 km, attualmente serviti attraverso il tortuoso collegamento via Castelvetrano di 195 chilometri.

“Dopo circa otto anni d’attesa, è superfluo dire che​ non c’è più tempo da perdere. Stamane, dopo aver sentito il dirigente Oliviero Montanaro, abbiamo scritto al​ Ministero dell’Ambiente per chiedere un intervento immediato per sbloccare​ il progetto di ripristino della ferrovia Trapani-Alcamo via Milo. La perdita di tale linea, dal 2013 chiusa e abbandonata, è una perdita infrastrutturale ed economica che ha causato grandi disagi all’intera Sicilia occidentale”.​ Lo afferma l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana​Marco Falcone, a seguito della nota inviata oggi​a Rete ferroviaria italiana e al Governo nazionale​ a proposito del progetto di riapertura della​diramazione via Milo della ferrovia​Trapani-Alcamo.

Il progetto di ripristino. ha come obiettivo la riapertura della linea Alcamo D. ne -Trapani (via Milo) chiusa nel 2013 per condizioni di degrado diffuso non più risolvibili con interventi di manutenzione ordinaria né straordinaria. Il costo di realizzazione è di 144 milioni di euro di cui 104 milioni giá finanziati.

“Il progetto di ristrutturazione della tratta ​- illustra l’assessore Regionale Falcone -​ doveva essere mandato in gara da Rfi all’inizio di quest’anno e ammonta a 144 milioni di euro. Siamo però ancora in attesa del parere sulla verifica di assoggettabilità a Via, un passaggio che doveva essere celere e che invece si prolunga di giorno in giorno.​ Chiediamo un intervento straordinario, anche di natura sostitutiva, da parte del Ministero​ per ottenere finalmente il parere e consentire ea Rfi di espletare la gara d’appalto”.

Inoltre la Regione Siciliana ha chiesto l’elettrificazione della tratta Cinisi – Trapani, ed è attualmente in fase di completamento il progetto definitivo per un valore di 60 milioni di euro. E’ previsto il mantenimento della seguenti stazioni e fermate:

  • Stazioni di Alcamo D.ne;
  • Stazione di Calatafimi;
  • Fermata di Segesta;
  • Stazione di Trapani.
La storia di questa importante tratta che accorcia le distanze tra Trapani e a Palermo via Milo risale al periodo fascista. I lavori di realizzazione della rete ferroviaria a scartamento ordinario, cosiddetta «Direttissima Trapani-Segesta-Alcamo-Palermo», sono iniziati nel 1932 per motivi bellici, per accorciare l’allora esistente tortuoso collegamento via Castelvetrano consentendo di ridurre l’intero percorso da 195 a 125 km.

I lavori della linea, furono condotti sotto l’epoca fascista a ritmo serrato, lavorando giorno e notte con tre turni di operai fino all’apertura dell’esercizio commerciale, avvenuta nel 15 settembre 1937.

Dal punto di vista prestazionale la linea consentiva la percorrenza con velocità sostenute grazie ai lunghi rettifili, a curve di raggio mai inferiore a 500 m e a pendenze massime del 17‰ circa; criteri di costruzione ai tempi all’avanguardia; venne denominata appunto “Direttissima” per denotare la notevoli capacità dell’infrastruttura in termini di tempi di percorrenza.

Tecnicamente la linea è ricca di opere di prestigio, viadotti di varie lunghezze con diverse luci da 15 m ciascuna, diverse gallerie tra cui la più lunga attraversa il Monte Barbaro, per una lunghezza di 1620 m, sottopassando il Teatro greco di Segesta.

La tratta in esame è lunga 47km (in effetti la linea a semplice binario Piraineto – Trapani via Milo è lunga circa 100 km) e si sviluppa tra la progressiva chilometrica 73+230 (la stazione di Alcamo D.ne) e la progressiva chilometrica 120+345 (la stazione di testa di Trapani). Lungo questo percorso troviamo le stazioni di Calatafimi (km 81+360), Bruca (km 90+687), Fulgatore (km 102+278) e Milo (km 114+151) e la fermata di Segesta (km 87+450), nonchè le località di Ummari e Erice/Napola, ex fermate, che oggi costituiscono piena linea.

Il tracciato attraversa i territori comunali di Calatafimi–Segesta, Castellammare del Golfo, Buseto Palizzolo, Erice, Paceco e Trapani.

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