E’ in corso il toto-assessore tra i partiti, ma Di Girolamo ha bisogno di Leo Giacalone
E’ iniziato, da venerdì scorso, il toto assessore a Marsala. L’elezione di Vincenzo Sturiano a Presidente del Consiglio Comunale, la più prestigiosa e remunerativa carica cittadina, seconda solo a quella del sindaco, lascia un vuoto nella Giunta Municipale guidata dal Sindaco Alberto Di Girolamo. In giro per la città si fanno i più disparati nomi, dentro e fuori i partiti, con o senza simboli. Si parla di Anna Giustolisi, l’architetto; dell’avvocato Sergio Giacalone, di Roberta Pulizzi, e di Leo Giacalone, vicesindaco nella giunta guidata dal Notaio Eugenio Giuseppe Galfano. Quest’ultimo seppure smentisce categoricamente ogni pretesa è pur vero che è una delle poche persone in grado di togliere le “patate bollenti dal fuoco”. Alberto Di Girolamo, persona perbene e integerrima di contabilità non ne capirebbe più di tanto. I conti tirati alla padre di famiglia possono andare bene fino a quando le casse dell’Ente sono floride.
Marsala invece avrebbe un buco consistente da colmare, si parla di oltre 5 milioni di euro e c’è anche chi ipotizza che si siano di già sforati i 10 milioni di euro. Ed ecco che la figura di Leo Giacalone calza a pennello. Lui, oltre ad avere le giuste competenze tecniche per occupare questo delicato ruolo, è un commercialista, presiede l’ordine provinciale della propria categoria, è stato di già assessore e vicesindaco, ha già svolto il ruolo di assessore alle finanze del comune di Marsala. E, se vogliamo raccontarla proprio tutta Leo Giacalone ha già avuto il gravoso compito di rimpinguare le casse comunali. Quando l’allora sindaco Salvatore Lombardo aveva deciso di giocarsi il tutto e per tutto per andare al Parlamento Nazionale si dimise anticipatamente dal mandato di sindaco ed il Comune di Marsala, non entriamo nel merito se per colpa del primo cittadino o del commissario straordinario che seguì, venne lasciata nei debiti. Anche allora erano un paio, o forse più, di milioni di euro che mancavano in cassa. Fu l’allora vicesindaco Giacalone, con la delega alle finanze, a trovare il giusto modo per rientrare nei debiti accumulati.