Deludente “anno zero” per il “Marsala Wine at Christmas Time”, spesi 52 mila euro senza alcun ritorno

La rassegna promossa dal Comune naufraga per la scarsa partecipazione di pubblico. E’ tempo di iniziare a lavorare per la prossima edizione, ma con l’auspicio che la regia vanga affidata in mani esperte.

La prima edizione di “Marsala Wine at Christmas Time” non ha brillato, per come si aspettava la Pubblica Amministrazione, ma ha fatto luce sull’evidenza che in questa Città serve almeno un evento che metta in risalto lo zoccolo duro della sua economia, il vino in simposio con la gastronomia, la cultura, l’arte, il territorio, l’accoglienza. E’ questa la chiave di lettura che occorre dare alla deludente rassegna dello scorso fine settimana per evitare di vanificare l’investimento economico sostenuto dalle casse del Comune, e il non indifferente contributo dato dalle aziende partecipanti in termini di prodotto gratuito in degustazione e personale impegnato per la somministrazione e mescita. Senza parlare poi del brillante sostegno organizzativo (gratuito e disinteressato n.d.r.) dell’Associazione Strade del Vino e dell’indispensabile supporto logistico dell’Istituto Alberghiero della città che si sono letteralmente mobilizzati per la riuscita della manifestazione. Non tutte le ciambelle purtroppo vengono col buco. Senza di loro non vi sarebbe stata neanche la manifestazione

Le responsabilità vanno cercate altrove, in una pubblica amministrazione chiusa a riccio che preferisce collezionare disfatte pur di non lasciarsi consigliare. Una manifestazione del genere, tirata con approssimazione dal cilindro e servita al pubblico in tempi ristrettissimi non poteva che riuscire male. Del resto è risaputo che “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”… non si spiegherebbe  altrimenti il flop di quello che era stato “dipinto” dal sindaco di Marsala come l’evento dell’anno. E pensare che il Comune di Marsala puntava tanto su questo evento e lo ha pure “pompato”; evidentemente in maniera sbagliata, visti i risultati ottenuti.

“Marsala Wine at Christmas Time” d’interessante ha avuto solo la partecipazione delle aziende, ben 32, di cui 30 tutte facenti parte dell’Associazione Strade del Vino, che malgrado essere state avvisate in tempi ridottissimi hanno dimostrato grande compattezza e professionalità nel mettersi al servizio della città. Il sindaco appare soddisfatto della sua opera anche se molti dei produttori soprattutto quelli che, oltre ad aver fornito i prodotti per le degustazioni, sono rimasti negli stand per accogliere il grande pubblico che non è mai arrivato.  E’ mancato il pubblico, ma soprattutto sono mancati i potenziali clienti e gli  opinion leader (buyer, grossisti, distributori, ristoratori, enotecari, giornalisti del settore).  Anche i numeri non sono per nulla positivi per l’ente comune che aveva preventivato l’acquisto di almeno 5.500 ticket nell’arco delle tre giornate. Forse non si è arrivato nemmeno al 20% vista la scarsissima presenza di pubblico che si è registrata a Palazzo Fici.

Per gli addetti ai lavori, vista anche la scarsissima comunicazione fatta in luogo, la rassegna si prospetta fin dalla vigilia poco attraente, priva soprattutto di quel mordente che avrebbe dovuto spingere non tanto la massa da fiera popolare, ma gli operatori qualificati a partecipare. Oggi si è scoperto che gran parte dei cittadini non hanno neanche saputo cosa è stato fatto la scorsa fine settimana a Marsala. Persino i pubblici amministratori, fino a qualche giorno prima della manifestazione non erano stati informati.   “Marsala Wine at Christmas Time”, quindi, non è stato nulla di straordinario se si considera l’investimento del Comune e gli scarsi ritorni in termini di immagine della città e promozionali per le aziende coinvolte. Secondo quanto previsto dall’impegno di spesa, si sarebbe speso tanto considerando che la location era di proprietà comunale, che gli espositori hanno messo i prodotti ed il personale gratuitamente e che quasi tutti i servizi, compresa la cena di gala era assicurata dai ragazzi dell’alberghiero coadiuvata dal personale docente e non (altro supporto free).

Sono stati spesi, comunque, ben 52.400 euro, di cui la metà per l’organizzazione (quale?), 11.700 euro per la promozione (chi l’ha vista?), 4.200 euro per il personale (quale?);  1900 euro  per ospitare, tre giorni, i “cioccolatieri” (in quale hotel così tanto costoso?); 1000 euro per l’amplificazione (il microfono e le casse made in Cina che non hanno funzionato per gli auguri della Strada del Vino?); 6000 euro per la musica, il concerto gospel e l’intrattenimento. Comunque non sta a noi fare i conti in tasca all’Amministrazione vi saranno parecchi consiglieri comunali che lo faranno nelle opportune sedi. Per il resto si poteva fare tanto altro e di meglio. A fronte del budget previsto il Comune pensava di  vendere: 2850 ticket, “a prezzo pieno”  (comprensivo di collarino, calice e brochure con abbinamenti, 3 degustazioni wine e 3 degustazioni food), di 7,00 euro (19.950 euro); altri 3750 ticket, “a prezzo scontato”  (solo 3 degustazioni wine e 3 degustazioni food), di 5,00 euro (18.750 euro) che il Comune conta di vendere a prezzo ridotto a cinque euro. E poi – sempre il Comune – pensa di fare il pienone alla cena a 30 euro a persona e di incassare ben 5000 euro dallo spettacolo Gospel dell’Associazione “Sound & Voice” al Teatro Impero. Chissà quanto si è realizzato da tutto ciò? Sicuramente poco; troppo poco!

E’ davvero un peccato, soprattutto per le magre risorse del Comune. Era comunque prevedibile i biglietti non sono stati  proprio popolari:  7 euro ticket ingresso (comprensivo di collarino, calice e brochure con abbinamenti, più 3 degustazioni wine e 3 food) e 5 euro ticket di prosecuzione per chi avendo già pagato il primo (7 euro) volesse continuare a degustare. Pure la partecipazione agli altri “eventi” collaterali è stata un tantino esagerata: 15 euro per partecipare ad ogni Live Cooking, Master Class, Mixology e Laboratori sperimentali, nonchè 30 euro per la cena di gala dei ragazzi della scuola alberghiera.

L’anno zero di “Marsala Wine at Christmas Time” è evidente che non è andato bene e visto che a nulla serve piangere sul latte versato, è tempo di iniziare a lavorare sulla prossima edizione, targata 2018, che avrà come location sia Palazzo Fici che il Convento del Carmine, la cui realizzazione si spera che venga affidata nelle mani esperte dell’Associazione Strade del vino, presieduta dal notaio Salvatore Lombardo. Lui, l’ex sindaco di Marsala, di vino e promozione del territorio se ne intende abbastanza e nessuno può mettere in dubbio le sue capacità organizzative. Chissà se il primo cittadino lo abbia capito che non si può essere tuttologhi ad ogni costo.

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