Cooperative agricole in Sicilia sull’orlo del fallimento

Cooperative agricole in difficoltà per la mancata applicazione della norma scritta nell'ultima legge di stabilità

cooperative-agricole-difficoltà-crisi-rischio-fallimentoLe cooperative agricole siciliane rischiano di non far quadrare i bilanci, di non pagare creditori e di rimanere esposte con gli istituti di credito. Accade a causa della mancata applicazione della norma scritta nell’ultima legge di stabilità che, definendo anche criteri e procedure di accesso al credito (art. 48 L.R. 7 maggio 2015 n. 9), affida all’IRCAC la gestione della erogazione dei prestiti quinquennali per ristrutturare le passività delle società cooperative agricole.

La denuncia di questa ennesima, farsesca, vicenda amministrativa – burocratica arriva con una interrogazione del deputato regionale Girolamo Fazio che ha chiesto al Presidente della Regione ed agli assessori all’Agricoltura ed alla Economia se non ritengano «gravissimo che una legge della Regione che stabilisce modi e termini di accesso al credito riservato alle Cooperative Agricole non trovi concreta applicazione».

Girolamo-FazioÈ stato lo stesso commissario straordinario dell’IRCAC, rispondendo ad una nota di Fazio, a confermargli che otto società cooperative hanno presentato istanza di accesso alla ristrutturazione del credito per una complessiva richiesta di 7 milioni e 58 mila euro che però, secondo lo stesso commissario straordinario, «non possono essere erogati finché non definita la prevista convenzione con l’Assessorato regionale alla Agricoltura per specificare “termini, modalità e condizioni del finanziamento quinquennale da concedere”».

Sembra, addirittura, che il commissario straordinario metta in discussione la copertura finanziaria, «o meglio, la sua articolazione e composizione in funzione di un coordinamento o eventuale confliggenza tra la L.R. 9/2015 e l’art. 61 della L.R. 21/2014, e che sull’argomento un parere è stato richiesto all’Assessorato Regionale dell’Economia». In buona sostanza non ci sarebbero i soldi.

Fazio conclude l’atto ispettivo chiedendo «procedure di controllo interne per capire le ragioni di tali inaccettabili ritardi» e che gli assessorati competenti, Agricoltura ed Economia, intervengano a«rimuovere ogni motivo ostativo alla erogazione dei crediti che le cooperative hanno richiesto nei tempi e nei modi prescritti dalla norma».

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