Condannati gli aguzzini che comprarono una ragazzina di 13 anni e la schiavizzarono

La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha confermato le condanne di primo grado per la coppia di rom Kamberi Sedat e Roberta Gashanila che per oltre un anno schiavizzarono una ragazzina comprata in Kosovo

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Sembra una storia uscita da un torbido libro quella di una ragazzina di 13 anni rubata agli affetti familiari per essere resa schiava, alla mercé di una insana coppia di rom che ne hanno approfittato in ogni maniera. La vittima per anni è stata una ragazzina, comparata in Kosovo per 2 mila euro e portata a Bagheria dove, per oltre un anno è stata costretta a subire le più ignobili angherie.

La coppia nel 2008 aveva comprato in Kosovo la ragazzina, allora tredicenne, portandola a Bagheria dove per oltre un anno è stata trattata come una schiava, ripetutamente violentata dall’uomo che l’aveva comprata e dal figlio di quest’ultimo, che le legavano mani e piedi per abusarne; nonchè costretta a fare le pulizie, presa a colpi di mazza, a calci, pugni. Raccapricciante il racconto della ragazzina venduta alla coppia di rom. Le difficoltà economiche della sua vera famiglia, assieme alla malattia del fratellino, avrebbero costretto padre e madre a questo estremo gesto. Due mila euro per salire in auto direzione Italia.

La vittima ha viaggiato in auto fino a Bologna, per raggiungere poi Palermo in treno. Nel luglio 2009, dopo oltre un anno di sevizie, la ragazzina è riuscita a fuggire, per rifugiarsi da una donna bagherese che l’ha portata dai carabinieri per la denuncia. Dopo le paure iniziali, la vittima, che adesso vive in comunità, ha raccontato tutto ai militari assistita dall’avvocato Monica Genovese.

Immediate sono scattate le indagini che hanno portato all’arresto della coppia. Sia durante il processo di primo grado che in appello gli imputati si sono sempre ritenuti innocenti, negando gli abusi sessuali e le sevizie alla ragazzina. Evidentemente le prove erano schiaccianti, tant’è che le condanne sono state confermate in Corte di appello per la coppia di etnia rom che ridusse in schiavitù la ragazzina comprata in Kosovo. La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ieri ha confermato per Kamberi Sedat la pena di 13 anni di reclusione e gli 11 anni per la moglie Roberta Gashani.

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