Badia Grande, donne immigrate e disabili in un laboratorio multietnico

Hanno portato gioia e allegria le 9 donne immigrate del SAI di Marsala nel Laboratorio di manufatti etnici dei disabili dell’Associazione Il Mulino

Nella prima parte del laboratorio le 9 beneficiarie del centro di accoglienza SAI Marsala provenienti da Costa d’Avorio, Tunisia e Somalia hanno condiviso le proprie conoscenze e abilità con i ragazzi disabili, creando un’atmosfera di apprendimento e collaborazione senza precedenti. Ogni gesto, ogni movimento nell’intrecciare fili e perline, ha trasudato calore umano, rilevando il valore dell’incontro e dello scambio culturale.

 

Con una buona tazza di tè, accompagnata da una deliziosa fetta di torta di mele o al cioccolato, la pausa è diventata ancora più piacevole, offrendo un’opportunità per rafforzare i legami tra i partecipanti in un’atmosfera di autentica convivialità. È stato un momento magico in cui le diversità sono state accantonate, lasciando spazio a una condivisione genuina e senza barriere.

La seconda parte del laboratorio ha visto le 9 beneficiarie del SAI Marsala prendersi cura della bellezza delle donne dell’Associazione Il Mulino, realizzando particolari acconciature sulle loro chiome, aggiungendo un tocco di creatività e di divertimento. Questo momento di bellezza e di cura personale è diventato un’opportunità per tutti i partecipanti di sentirsi speciali e di celebrare la diversità in un clima di gioia e armonia.

Degno di nota è stato il coinvolgimento dell’equipe multidisciplinare della Cooperativa Sociale Badia Grande composta da Ida Ingoglia (Assistente Sociale), Latifa Saadani (Mediatrice Culturale), Virginia Giacalone (Operatrice all’integrazione), Tommaso Platano (Operatore), dei volontari e dei soci dell’Associazione Il Mulino, di cui è rappresentante legale Cristina Murana.  Gli operatori del centro di accoglienza SAI Marsala e dell’associazione Il Mulino hanno assistito con gioia e gratitudine a questo momento di unione e solidarietà, consapevoli che la diversità è un valore aggiunto, una risorsa da valorizzare; non un ostacolo.

Al di là degli aspetti ludici ricreativi e di condivisione il laboratorio multietnico ha rappresentato un momento di crescita e di arricchimento per tutti i partecipanti. Le ragazze immigrate hanno potuto condividere e confrontare la propria cultura e le tradizioni dei loro Paesi, mentre i ragazzi con disabilità hanno trovato nuove amicizie e l’opportunità di esprimersi attraverso l’arte e la creatività. Questa è la dimostrazione di come l’incontro e la condivisione di esperienze tra culture e diversità possano non solo arricchire le nostre vite, ma anche contribuire a rendere il mondo un luogo migliore per tutti.

 

 

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