Arrestati dalla Polizia due minori accusati di rapina

Prosegue senza sosta e con grande attenzione da parte della Polizia di Stato il contrasto ai fenomeni di bullismo che avvengono nel centro urbano cittadino.

Nei giorni scorsi, infatti, grazie ad una meticolosa ed attenta ricerca delle prove, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha individuato, in due ragazzi ancora minorenni, i colpevoli di una rapina consumata ai danni di due soggetti minori.

Il 13 gennaio u.s. due ragazzi, all’uscita da scuola, sono stati avvicinati da altri due i quali, con la scusa di chiedere una sigaretta, hanno iniziato una lunga serie di atti di violenza ai danni delle loro giovani vittime.

I.F. 16 anni, e P.S. di 17 anni, sono stati quindi denunciati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo in ordine ai reati di rapina aggravata, lesioni personali aggravate, violenza privata e minaccia aggravata, in concorso di persone.

Nel corrente mese di gennaio, nello specifico ambito dei controlli alle persone sottoposte agli obblighi dell’Autorità Giudiziaria, tra cui gli arresti e la detenzione domiciliare, nonché la misura personale della sorveglianza speciale, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in forza alla Questura di Trapani hanno intensificato l’attività di controllo del rispetto delle predette misure restrittive della libertà personale.

In particolare, a seguito dei riscontri effettuati dalla Squadra Volante, il Tribunale di Trapani – Sezione Penale ha emanato un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari alla custodia in carcere, a carico del tunisino Tarek Dridi, 24 anni, già gravato da precedenti di polizia in materia di reati contro la persona, ristretto agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato, nel decorso mese di dicembre, dagli stessi poliziotti dell’U.P.G.S.P., per il reato di evasione.

Nello specifico il Tarek, a seguito di una meticolosa attività di indagine posta in essere dai poliziotti della Questura, era stato trovato fuori dalla propria abitazione e, pertanto, della violazione era stata data immediata comunicazione di reato alla competente Autorità Giudiziaria, che ne ha disposto la traduzione in carcere.

Quindi, dopo le formalità di rito, il 23 gennaio u.s., per il soggetto si sono aperte le porte della locale Casa Circondariale.

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