Salvatore Ombra e Peppe Bologna “rompono” il muro del silenzio erto attorno al rilancio, “insperato” dell’Aeroporto

La politica ha i suoi tempi L’aeroporto di Trapani Birgi non “decolla”. Mentre si aspetta la manna dal cielo la situazione si aggrava sempre più. L’ultima tegola  che si abbatte sullo scalo trapanese sarebbe l’imminente dissesto finanziario a cui starebbe andando incontro l’Aigest (risanata due anni fa dalla Regione e nuovamente in difficoltà economica). A denunciare il pericolo della chiusura della società che gestisce lo scalo è stato il Sottosegretario Santangelo in una lettera al Governatore Musumeci.

Il rilancio del Trapani Birgi appare sempre più incerto. E mentre la politica sta a guardare, o forse aspetta con ansia la definitiva chiusura dell’Aeroporto, giungono due interessanti lettere di altrettante persone che hanno sicuramente compreso l’entità del problema e con coraggio propongono idee e strategie per far risorgere il Vincenzo Florio.

Sono Salvatore Ombra, ex presidente dell’Aigest, e Peppe Bologna, fondatore della vecchia Tele Scirocco. I due imprenditori mostrano di acerbe a cuore le sorti del territorio e non si arrendono; anzi combattono e, in maniera diversa, rivendicano la piena funzionalità dell’Aeroporto Trapani Birgi. Vi invitiamo a leggere quanto hanno scritto che riportiamo qui di seguito.

 

Pubblichiamo integralmente la lettera di Salvatore Ombra indirizzata al presidente della Regione Musumeci.

“Con la presente mi permetto di intervenire nella questione relativa alla “crisi ” dell’ aeroporto  Vincenzo Florio di Trapani /Birgi che come Lei può ben comprendere mi sta molto a cuore e per più ragioni. 

Ho seguito con molta attenzione le azioni poste in essere dal Suo Governo e le iniziative intraprese per rilanciare questa grande infrastruttura che, in un territorio come il nostro, straordinariamente ricco di potenziali risorse, costituisce un fondamentale trampolino di lancio per iniziative imprenditoriali e turistiche di sicuro successo. 

Ho seguito, compreso ogni sforzo che il Suo Governo ha intrapreso per salvaguardare gli interessi economici di molte aziende e cittadini che vedono andare in fumo investimenti già fatti, sogni che speravano di poter realizzare e lavoratori dello scalo aeroportuale che rischiano il loro posto di lavoro. 

Sono qui Signor Presidente a testimoniare l’indubbio valore dei tentativi, purtroppo infruttuosi realizzati dal CDA dell’Airgest e dallo stimatissimo Presidente Angius di trovare compagnie aeree per il nostro aeroporto, cui sono seguiti pure gli encomiabili tentativi esperiti dall’amministrazione di Marsala, anch’essi andati a vuoto. 

Sono consapevole altresì come e quanto possa essere difficile e complesso l’iter per istituire un polo unico degli scali aeroportuali della Sicilia e quanto altrettanto difficile l’iter per la fusione/incorporazione di Birgi con Palermo o con Catania. 

La mia storia personale e familiare ,Signor Presidente parla di successi imprenditoriali che hanno permesso all’azienda di famiglia l’Ausonia, di imporsi nei mercati nazionali e internazionali con determinazione, premiando impegno, fatica e grande voglia di fare, Anche il Signor Presidente della Repubblica ha riconosciuto la nostra caparbietà imprenditoriale nominando Cavaliere del Lavoro mio Padre ed oggi è uno dei due Cavalieri del Lavoro della nostra provincia

Come ben noto è con orgoglio e duro lavoro da imprenditori seri quali siamo, da più generazioni, mio fratello sta portando avanti , con la MIR Marina di Marsala, l’ambizioso progetto di realizzare il nuovo Porto di Marsala, che cambierà la storia economica della città e senza alcuna arroganza contribuirà a realizzare finalità strategiche per le quali il Suo Governo si sta con  forte determinazione impegnando anche attraverso leggi e riforme recentemente approvate dal Parlamento Regionale. 

Consapevole dunque di quanto Le stia a cuore il nostro territorio, perché Lei Signor Presidente è il Governatore della Regione Siciliana, sono qui ad offrirle il mio impegno, nelle more che il tavolo tecnico istituito il 29 u. s. produca le iniziative su cui puntare strategicamente e per le quali occorre il placet sia del governo Nazionale sia delle Istituzioni EU.  

La continuità territoriale e più ancora la dichiarazione delle condizioni di svantaggio derivanti dall’ insularità, di cui più volte ha parlato la stessa on. Lo Curto, prima firmataria di un DDL   per tentare di salvare anche lo scalo di Birgi non sono soluzioni a breve raggiungibili, così come la riorganizzazione del trasporto aereo che compete al Governo nazionale. 

Consapevole che è fallita l’opportunità di poter  disporre di un esperto che per limiti di badget ha rifiutato di prendere il posto del dimissionario Avvocato Angius, Le chiedo Signor Presidente di accordarmi la Sua fiducia  nel ruolo di presidente del CDA di  AIRGEST,  ed al riguardo desidero sottolineare alcune vicende e condizioni che legittimano la mia richiesta. 

Come ben noto a tutti , negli anni in cui sono stato Presidente della Società di gestione dell’aeroporto dal 2007 al 2012 il traffico passeggeri ha sfiorato la quota di  due milioni di passeggeri l’anno, siamo passati dal 28 posto al 17 posto come traffico passeggeri superando di gran lunga aeroporti più blasonati del nostro, siamo stati classificati primo aeroporto al mondo per tasso di crescita nella categoria da 1 a 5 milioni di passeggeri, abbiano ottenuto tutte le certificazioni richieste ed eravamo diventati un caso di studio in termini di crescita e risultati, in ultimo ma non per ultimo diversi studenti hanno fatto proprio la tesi di laurea sul caso birgi.

Numeri e successi ben noti all’ Assessore Turano che,  se ne è pure attribuito i meriti, svolgendo in quel periodo il prestigioso ruolo di Presidente della Provincia di Trapani.

Sono ben consapevole Signor Presidente che da quel periodo ad oggi tutto è cambiato e nessuna di quelle condizioni è possibile ed attualizzabile.

Ciò considerato Le chiedo solo di essere messo alla prova, al netto di mie intemperanze caratteriali, che spesso mi hanno posto in contrasto proprio con l’Assessore Turano, sono qui Signor Presidente a mettere a disposizione del territorio, esperienza, competenza, rapporti personali e relazioni che ho acquisito e mantenuto sin da quegli anni.

Aggiungo Signor Presidente che non chiedo alcun compenso, anzi sin d’ora Le manifesto che sono disponibile a svolgere il ruolo a titolo gratuito, sapendo per altro che di fronte ad un malato in agonia si deve poter agire in modo tempestivo ed urgentissimo.

Per me, Signor Presidente è una sfida che  con il coraggio, un pizzico di follia e l’arditezza propri degli imprenditori vorrei cogliere per il bene del mio territorio,  che se fallisce va a mio esclusivo danno, se come mi impegno a fare questa sfida porterà al risultato da tutti auspicato di rilanciare lo scalo di Birgi, di rivedere le sale piene di passeggeri, di registrare un progressivo e sistematico incremento del traffico aereo e il diffondersi di fiducia anche tra i cittadini e le imprese del territorio , a vincere Signor Presidente saremo tutti ma in assoluto Lei ,che non avrà  negato questa opportunità a Salvatore Ombra , che non ha interesse alla politica , ma che vuole intestarsi questa battaglia in nome e per conto dell’intero territorio trapanese e non solo. 

Con Stima

Salvatore Ombra”

 

Pubblichiamo integralmente la lettera di Peppe Bologna

Ho letto il vostro articolo su Birgi dove si legge ”… quello da fare subito, hanno detto dalla Regione, è fare delle campagne pubblicitarie sul territorio della provincia di Trapani..” Penso si volesse dire……. per il territorio…”.

Tanto mi spinge a ripetere alcune riflessioni/indicazioni.

Il”movimentismo ” sull’aeroporto Florio, finora, è stato fine a se stesso.

La ricetta esiste da sempre ma è convenuto ignorarne l’esistenza o l’ignoranza regna sovrana..

La premessa.

1) Quanto è costato mantenere lo stipendificio Airgest?

Ha supera il vantaggio prodotto per l’economia privata territoriale. Pertanto un’operazione tutta a perdere. E ci son i tuttologi che parlano di PIL.

2) Il Florio doveva esser attivato solo se avesse svolto un ruolo satellitare del Falcone&Borsellino, ma la sciatteria di un’incapace classe politica lo ha impedito.

3) L’attività dell’aeroporto di Birgi è stata sempre vissuta come un atto dovuto, senza alcun apporto o sostegno dell’economia territoriale. In sintesi: facciamo le barricate ma con i mobili altrui (denaro pubblico) senza rendersi conto che i mobili erano anche i nostri.

4) Il turista viene a Trapani, a Marsala prevalentemente per il mare ma lo trova puzzolente, repellente, disorganizzato. Il turista scopre le beltà solo quando si trova in loco. Nessuno gli ha mai raccontato quanti tesori culturali abbiamo. Nessuno Lo ha invogliato con un’informazione rivolta a un target mirato.

5) Le amministrazioni locali non hanno fatto nulla per coccolare,invogliare, attrarre, fidelizzare chi cerca svago,relax, pulizia, buoni servizi. A tanto si somma la politica devastante di molti ristoratori, albergatori, di noi tutti. Non son i fuochi di artificio che attraggono, sono i disservizi che allontanano.

Cosa fare, subito:

-Lavorare, in pace e senza spocchia, per la sinergia con il Comune di Palermo e la Regione;

-Concretizzare la proposta Musumeci relativa ad un bando che riduca le tratte e implementi l’interesse a partecipare. Per inciso questo povero Musumeci può approvare o meno una proposta seria, concreta e non farfallona che provenga dal territorio: mai fatta;

-Costruire e programmare una campagna informativa del territorio, sostenuta sia dagli enti locali che dalla Regione. Tanto rivolgendosi direttamente a veri esperti e non a botteghe di cuffariano successo. Trattare direttamente con i media, senza lasciar per strada il 40% di diritti di agenzia;

-La pubblicità va fatta nell’Italia centro settentrionale e in Inghilterra, Francia, Germania , ma si partirebbe male se si pensasse di promuovere il territorio su piccoli mezzi locali buoni a attirare i nubioti,i valdericini, gli abitanti di Strasatti o Macari;

-Attivare – co-sharing ATM e Alivision- frequenti collegamenti Trapani territorio e Punta Raisi , magari con la possibilità del check in sul bus.( Tanto fin quando qualche illuminato amministratore metterà mano alla metropolitana di superfice che colleghi Trapani, Alcamo e Punta Raisi Palermo);

-Sono ipotesi di semplice e veloce progettazione e attuazione ma quando il Turista ritornerà ,questo territorio cosa offrirà ? Immondizia persino nelle vie principali, mare puzzolente, bar che dalle 14 alle 16,30 chiudono, teppistelli che si son impossessati delle città?

I problemi vanno affrontati e risolti senza truffare i cittadini. La trasparenza e la legalità son elementi costitutivi del vivere civile ma richiamarli sempre….(excusatio non petita …..).

Ci vuole il coraggio, umiltà, intelligenza, cultura , preparazione, trasparenza degli amministratori che,invece, sono bravi a fare le checche e battibeccare con quanti dovrebbero darci una mano d aiuto (Musumeci, Orlando, Santangelo) o a coprire la loro ignoranza ed incapacità globale. Tanto indispone. Indigna.

Tranchida e Di Girolamo? Vien da ridere. Hanno una impostazione e ”cultura” paesane.

Vogliamo, nel nostro territorio, anche la zia Ciccina, ma non basta.

Peppe Bologna”