Aeroporti in Sicilia, Trapani non decolla, anzi arretra di 5 anni

Quasi centomila passeggeri in meno, il 5,9% rispetto a quanti ne erano transitati nel 2015. Sono negativi i numeri dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi per quanto riguarda il 2016 ed il computo dei passeggeri è in calo per il terzo anno consecutivo. Invece è l’anno dei record per gli aeroporti di Catania e Palermo che crescono entrambi in passeggeri transitati e numero di voli molto più della media nazionale. Anche Comiso e Lampedusa archiviano un ottimo 2016. Le note dolenti riguardano solo ed esclusivamente Trapani, una vera e propria ecatombe. I dati 2016 diffusi da Assoaeroporti non lasciano spazio a giustificazioni o a empiriche interpretazioni

Con il milione e 493 mila che sono giunti nello scalo trapanese nel 2015, di fatto si è tornati indietro di cinque anni. Per trovare un dato peggiore, infatti, bisogna tornare al 2011. Quest’anno in calo sono state, di fatto, tutte le principali voci, a cominciare dai passeggeri giunti a Birgi attraverso i voli nazionali. Negativo, poi, anche il numero dei passeggeri atterrati al “Vincenzo Florio” da voli internazionali. Lo scorso anno sono stati 339 mila 785, il 12,9% in meno rispetto ad un anno addietro ed il saldo è negativo per il terzo anno consecutivo.

Evidentemente c’è qualcosa che non va. E pensare che questo aeroporto costa qualcosa come 5 milioni e passa di euro annui allo collettività sotto forma di promozione. Stiamo parlando dei piani di comarketing imposti dalla compagnia aerea Ryanair come presunta contropartita per fare utilizzare lo scalo ai suoi velivoli. Una pratica commerciale sul taglio del rasoio, molti ipotizzano persino illegale, che fa da ago della bilancia al Trapani/Birgi e che da anni tiene sotto scacco l’Airgest, società di gestione dell’aeroporto trapanese, e allo stesso tempo la Camera di Commercio ed i 24 comuni dell’hinterland che devono autotassarsi per avere i servi della compagnia aerea irlandese. Fino a quando i numero erano positivi, seppure il “dazio” da pagare è stato sempre alto, il territorio si accontentava dei proventi del turismo. Cresceva il numero degli arrivi, incrementava l’economia locale, e a malincuore si garantiva la quota di comarketing Ryanair. Era una situazione grottesca per il territorio e per i suoi abitanti a cui è stata sempre negata la possibilità di avere un aeroporto florido, sotto l’aspetto economico, appetibile per quanto riguarda i voli. Questa testata lo ha più volte evidenziato, ma nessuno ha mai voluto spendere qualche parola contro la compagnia aerea irlandese che ha garantito posti di lavoro e transito di turisti.

In virtù di questo accordo “malato” gira l’economia da queste parti. Nessuno si aspettava invece che i numeri potessero regredire. E che l’aeroporto di Trapani Birgi malgrado contasse dei benefici ritorni di Ryanair potesse divenire la cenerentola fra gli aeroporti della Sicilia: Trapani chiude a 1.493.519 passeggeri ma con una flessione del 5,9 per cento. I passeggeri nazionali calano del 3,7 per cento ma gli internazionali sono diminuiti del 12,9 per cento. I voli sono stati il 6,5 per cento in meno e il cargo ha perso l’11,9 per cento.

Fra gli scali siciliani le migliori performance sono di Catania Fontanarossa che, tra l’altro, chiude con un boom del 28 per cento di passeggeri in più in dicembre. Catania nel 2016 ha visto transitare 7.914.117 passeggeri, l’11,4 per cento in più dell’anno precedente. +9,4 per cento i passeggeri dei voli nazionali, aumento del 16,1 negli internazionali. I voli sono aumentati dell’11,1 per cento, il trasporto cargo del 2,6, un dato basso rispetto a quello nazionale ma pur sempre positivo. Fontanarossa si conferma il sesto scalo italiano. Al “Falcone e Borsellino” di Palermo lo scorso anno si è raggiunta quota 5.325.559 passeggeri con un incremento dell’8,4 per cento. I passeggeri dei nazionali sono cresciuti del 6,3 per cento, gli internazionali del 17,1 per cento. In questo quadro lo scalo di Comiso ha fatto la sua parte al contrario di Trapani che ha penalizzato il “sistema aeroportuale” della Sicilia occidentale. Lo scalo ragusano ha chiuso il 2016 con 459.865 passeggeri e un aumento del 23,3 per cento. I passeggeri nazionali sono cresciuti del 29,2 per cento, gli internazionali del 14. I voli sono aumentati del 5,7 per cento, nessun dato per il cargo.  Infine Lampedusa che ha visto transitare 227.576 passeggeri (+23,2 per cento) con un aumento dei voli del 26,3 per cento. Non sono stati resi noti i dati di Pantelleria

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