“VOGLIO VIVERE”, nasce un comitato a Marsala per amplificare la “voce” degli alberi

A rischio il patrimonio arbore di Marsala. L’Amministrazione Comunale, temendo i danni che potessero provocare gli alberi cresciuti a dismisura lungo le strade cittadine e negli appositi destinati a verde pubblico, ha dichiarato guerra. Alla prima segnalazione, anche senza essere stata suffragata dalla relazione tecnica di un esperto in agronomia, il Comune preferisce abbattere l’albero. Una decisione drastica, magari tante volte necessaria, ma non sempre necessaria poichè quella pianta potrebbe salvata, ovvero espiantata e messa a dimora in zone dove non areca più danni o pericoli. Esistono mezzi meccanici che lo permettono senza far soffrire l’albero.

A Marsala, invece, si preferisce uccidere gli alberi incuranti dei danni che si provocano al patrimonio arboreo della città, ma anche ai cittadini che vengono privati della bellezza estetica, dell’ombra che ricade nella zona sottostane e dei benefici effetti salutistici sviluppati dalla fotosintesi, quel processo che ci spiegano fin da bambini attraverso cui l’albero cattura anidride carbonica e la trasforma in ossigeno. Ciò sta destando parecchia preoccupazione fra i cittadini visto che chi di dovere, le associazione di protezione ambientale, preferisce far finta di non vedere. Qualcuno sostiene che non è permesso in questa Città pensarla in maniera diversa dai pubblici amministratori senza poi pagarne le “conseguenze”, ma questa è un’altra storia che approfondiremo in seguito

Nasce così, in questi giorni un comitato spontaneo di liberi cittadini che amano la città ed il suo patrimonio arboreo, denominato: “VOGLIO VIVERE” allo scopo di proteggere tanti alberi dall’ingiusta morte. Dallo loro pagina facebook “più verde” si legge testuale:
“In questi giorni che accompagnano l’ingresso all’estate, in giro per la Città, dal boschetto di Pini ante la stazione dei Vigili Urbani fino a Porta Nuova, passando dall’ingresso del campo sportivo e da Porticella, su tutto il percorso si sentono delle voci imploranti giungere dagli alberi che da tanti anni, alcuni anche oltre 2 secoli, vivono in quei luoghi. La voce, se vi avvicinate all’albero, dice: -voglio vivere-voglio vivere-voglio vivere-voglio vivere-voglio vivere-voglio vivere-
Impossibile non farsi interpreti di questa preghiera, ancor più, considerato che sono organismi viventi indifesi e senza diritti, almeno qui nel nostro paese. Di recente, infatti, la Francia ha proclamato la “dichiarazione dei diritti dell’albero”.
Nel testo si legge: “Questo testo ha lo scopo di cambiare lo sguardo e il comportamento degli uomini, renderli consapevoli del ruolo importante che gli alberi svolgono nella vita di tutti i giorni e per il futuro”.
La proclamazione, anche nel nostro Paese, di una tale dichiarazione come quella francese è auspicabile per diffondere ulteriormente la cultura del verde e compiere un ulteriore passo avanti verso la tutela del patrimonio arboreo.
Intanto, noi del Comitato “+ verde” abbiamo inviato un’istanza al Sindaco nella quale poniamo una serie di interrogativi che ci auguriamo ricevano una risposta”.

 

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