Vergogna! La “Salinella” è una discarica a cielo aperto

Sempre più disastrosa l’area che ospita il Parco della Salinella a Marsala. Parco, si fa per dire… un vero “abuso” visto che più di una area protetta sembra una discarica a cielo aperto, in balia di gente che ve ne fa gli usi più disparati, ovviamente illeciti. Negli ultimi tempi vi è stato scaricato di tutto e di più in quello che doveva essere il “polmone verde” della Città. Salinella, l’area che si estende lungo la fascia costiera compresa fra il Circolo Velico ed il porticciolo dei pescatori del Villaggio Popolare di Sappusi, è divenuta una “fiorente” discarica a cielo aperto. E come tale, oltre allo scempio dei cumuli di rifiuti, gli odori nauseabondi, ed il proliferare di ogni sorta di insetti e parassiti, di tanto in tanto i piromani si prendono la briga pure di appiccare il fuoco il cui fumo nero, denso di ogni “ben di dio” di particelle nocive, invade le aree abitate circostanti.

marsala, la salinella è una discarica a cielo aperto07Nell’area di Salinella vi è stato scaricato, a pochi metri dal mare, un ingente quantitativo di sfabbricidi, inerti e materiali da risulta provenienti da piccoli cantieri edili, misti a immondizia di ogni genere (non differenziata) e a rifiuti ingombranti (materassi, carcasse di elettrodomestici, parti di infissi,  televisori,  pezzi di computer, gomme d’auto, mobili, arredi, fili elettrici, suppellettili, libri, registri contabili, bidoni, potature di alberi), nonchè tronconi di palme “uccise” dal punteruolo rosso. Non manca nulla… c’è proprio di tutto e di più E pensare che nei programmi dell’allora sindaco Renzo Carini questa area, una delle pochissime aperte sul mare (non deturpata dalla cementificazione selvaggia)  era destinata a divenire tutt’altro: un “polmone verde” a due passi del centro.  Pure Giulia Adamo, acerrimo nemico politico dell’avvocato Carini, era affascinata da questa area, tant’è che sotto la sua sindacatura vennero eseguiti diversi interventi di bonifica e di valorizzazione come la riscoperta dell’antico porto cittadino interrato e la spiaggia in città che attirò tanta gente per la balneazione ed il solleone sulla’arenile con lo scorcio delle Isole Egadi all’orizzonte.

Recentemente il Vice Presidente del Consiglio Comunale Arturo Galfano, con il beneplacito dell’Assise di Palazzo VII Aprile, aveva destinato nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche un gruzzoletto proprio per la sistemazione della spiaggetta della Salinella, in modo che con l’avvio della bella stagione potesse essere utilizzata dai bagnanti. Misteriosamente, visto che non vi sono spiegazioni plausibili, finanziamento previsto da un emendamento firmato da Galfano, Cimiotta e Chianetta, avallato dal Consiglio Comunale, pare che sia “svanito”. Si ipotizza che possa essere finito “erroneamente” nel fondo generico della pulizia spiagge. Non volendo entrare nel merito di come possa essere accaduto – fatto alquanto anomalo -, la cosa più incomprensibile è che l’Amministrazione Comunale non abbia inserito la spiaggia di Salinella, fra le aree oggetto della pulizia straodinaria ed ordinaria nel periodo compreso fra il 15 giugno e il 30 settembre. L’incarico è stato recentemente appaltate, per due anni consecutivi (2017/18), all’impresa New System Service di Marsala che ha praticato un ribasso del 35,55% sull’importo a base d’asta di poco superiore a 200 mila euro. Quindi, dopo il danno, pure la beffa: non solo si sono “volatilizzati” i fondi stanziati per la Spiaggia di Salinella, ma questa per i prossimi due anni risulta assente dalle spiagge libere ricadenti nei litorali nord e sud del territorio marsalese oggetto del capitolato d’appalto della New System Service.

Altra tegola che si abbatte sul Parco della Salinella. Le condizioni dell’area, un vero scempio sotto gli occhi di tutti, sono destinate a peggiorare con i caldi raggi del sole che potrebbero innescare pericolosi focolai tra le alte sterpaglie secche. E’ da diversi mesi, forse dall’inizio del nuovo anno o giù di lì, che l’Amministrazione Comunale non provvede a far rimuovere le erbacce secche, creando un serio pericolo per l’incolumità pubblica. Una intensa campagna di pulizia, non può esserle negata. Sarebbe il caso che il Comune di Marsala impiegasse meglio uomini e risorse, come il corpo della Polizia Municipale e le associazioni di volontariato con finalità ambientalistiche nei controlli; magari supportati da altre forze dell’ordine, soprattutto dalla Guardia Costiera, visto che gli abusi vengono perpetrati sul demanio marittimo.

A Salinella occorre intensificare i controlli  punire pesantemente quanti hanno scambiato il “polmone verde” della Città per una discarica a cielo aperto. A tal proposito sarebbe il caso di rispolverare il “reato ambientale”, visto che tante volte per i recidivi le salate multe potrebbero non bastare. A mali estremi, estremi rimedi!

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