Una nuova politica per la pesca nel Mediterraneo. Caleca: “Restituire Centralità alla pesca siciliana”

Dal Cluster Bio-Mediterraneo di Expo 2015 la Sicilia deve accentrarsi un ruolo chiave per la pesca del Mediterraneo facendo da congiunzione fra i Paesi

pesca-pescatori-in-battuta-a-bordo-di-peschereccio-marsalanewsUna nuova politica per la pesca Siciliana è quanto rivendicato, da sempre, dagli operatori del comparto, ridotti a lumicino dal peso di gestione dei pescherecci, gravati dal caro carburante e dal costo manodopera, nonchè da contribuzioni Inps, tasse e balzelli vari. Oggi la pesca siciliana sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia anche a causa dei normative comunitarie che ledono i diritti dei pescatori comunitari e lasciano libero il Mediterraneo alle scorribande delle marinerie di mezzo mondo. Urge voltare pagina, ridare dignità ai pescatori, finanziare la ricostruzione della flotta e non la demolizione, come oggi fa l’Unione Europea.

 “La pesca siciliana è stata troppo a lungo marginalizzata, quasi non fosse una voce significativa dell’economia e della cultura della nostra Isola – ha detto l’Assessore Nino Caleca intervenendo ai lavori della Commissione della Pesca, organismo consultivo che riunisce le rappresentanze delle categorie e delle organizzazioni che operano nel mondo della pesca siciliana. E’ giunto il tempo che la politica faccia una scelta precisa che è quella di restituire dignità e centralità alla pesca a partire dall’interesse alla salvaguardia del mare ed al ripopolamento ittico. Motivo per cui intendo – ha sottolineato l’Assessore Caleca – con la collaborazione degli organismi tecnici e scientifici che operano nel settore – avvalermi della facoltà riconosciuta al mio assessorato di definire gli areali all’interno dei quali favorire il ripopolamento ittico nell’interesse della vita del nostro mare e dei pescatori. La sicilia – ha continuato l’Assessore Caleca – deve recuperare capacità di interlocuzione con lo Stato e l’Unione europea in materia di pesca e deve riaprire un dialogo con i paesi del Mediterraneo definire nuove regole di utilizzazione del Mediterraneo. Questo ruolo potrà trovare elemento di catalizzazione nella funzione di coordinamento del Cluster Bio-Mediterraneo che la Sicilia quale unico partner istituzionale svolge all’interno di EXPO 2015”.

 Per l’Assessore Caleca la pagina della pesca siciliana va riscritta e già in tal senso un primo significativo passo è stato realizzato riuscendo a portare la trattativa sulla pesca all’interno della Conferenza Stato Regioni  togliendo la materia, quindi, all’esclusiva competenza del Ministero.

“Con la collaborazione di tutti dobbiamo definire una strategia che almeno per i prossimi sette anni supporti la pesca e valorizzi economicamente il settore – ha detto l’Assessore Caleca. Questa operazione passa, però – ha continuato Nino Caleca – attraverso – la consapevolezza che bisogna puntare su due elementi importanti: la certificazione dei prodotti del pescato, grazie ai quali si potrà avere anche la giusta valorizzazione economica del nostro pesce, ed il recupero di competitività attraverso del sistema pesca. Grazie all’U.E. arriveranno nei prossimi anni alla Sicilia rilevanti risorse. Bisogna – ha dichiarato l’Assessore Caleca – definire un percorso certo e condiviso perché queste risorse creino reddito e opportunità di lavoro. Per fare questo occorre uscire dall’isolamento e rafforzare le filiere, valorizzare le strutture associative e di rappresentanza collettiva (COGEPA e Distretto), allargare gli orizzonti affiancando alla pesca artigianale tutti gli strumenti che il regolamento comunitario consente per la valorizzazione della risorsa mare: e cioè pescacoltura, itticoltura, turismo legato alla valorizzazione del mare e dei borghi marinari, sostegno alla industria di trasformazione ittica, sostegno nella costituzione di una cultura d’impresa, formazione costante e sostegno nella commercializzazione dei prodotti”.

L’Assessore Caleca ha, infine, affrontato il tema delle quote tonno impegnandosi a rappresentare presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la volontà della Regione Siciliana

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