Tre persone sono state tratte in arresto
Tre persone sono state tratte in arresto, sull’asse Mazara-Campobello di Mazara, dai carabinieri della Compagnia territorialmente competente, per reati vari, due dei quali commessi in fragranza. Alle prime luci dell’alba, la pattuglia del Nucleo Radiomobile di Mazara del Vallo, sulla via Marina, notava un soggetto, intento a rovistare all’interno di un’autovettura parcheggiata sul ciglio della strada.
I militari lo bloccavano immediatamente e accertavano che lo stesso si era accostato all’autovettura, sfondando un finestrino e frugando alla ricerca di qualcosa da asportare. In suo possesso venivano trovati alcuni oggetti evidentemente sottratti all’interno di altre autovetture: svariati paia di occhiali, un orologio da polso ed un autoradio. Identificato in Antonino Ballatore, mazarese trentasettenne, veniva tratto in arresto per furto aggravato e accompagnato presso una comunità sociale di Campobello, in attesa di rito direttissimo.
Nel pomeriggio di domenica, invece, a Campobello di Mazara i Carabinieri della locale Stazione traevano in arresto un altro uomo per lo stesso reato. Nell’espletamento di un servizio di pattuglia, i militari dell’Arma, notavano un’autovettura, carica di frutta, ferma all’interno di un terreno adibito alla coltivazione di alberi di arancio e mandarino. Non essendo un veicolo di proprietà, o in uso al titolare della terra, veniva organizzato un servizio di osservazione che si concludeva con l’identificazione e l’arresto per furto aggravato di Filippo Pellicane, quarantacinquenne di Castelvetrano, il quale nella fretta di raccogliere rapidamente i frutti dagli alberi, circa 200 kg, ne danneggiava più della metà. Il Tribunale di Marsala convalidava l’arresto, disponendo la misura del divieto di dimora nel comune di Campobello di Mazara.
I carabinieri della Stazione traeva in arresto Alessandro Zappalà, mazarese trentasettenne, in esecuzione di un ordine di espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare presso una comunità di Campobello di Mazara. Lo stesso dovrà espiare una pena di due mesi di reclusione in seguito alla condanna per il reato di “Guida in stato di ebbrezza alcoolica”, commesso nell’anno 2009.