Tartarughe, cittadini “eroi” preservano i nidi con il supporto degli ambientalisti tra Marsala e Petrosino
Tartarughe “Caretta Caretta” nidificano fra Marsala e Petrosino, una stagione record di avvistamenti. Grazie alla prontezza di cittadini come Elodia Agostini e Michele Amato, sarebbero almeno 4 i nidi scoperti e segnalati alle associazioni ambientaliste.
L’estate 2025 sta regalando una straordinaria stagione di nidificazioni di tartarughe “Caretta caretta” lungo il litorale tra Marsala e Petrosino, con almeno quattro nidi scoperti in meno di due mesi. Questo fenomeno, che rappresenta un segnale incoraggiante per la biodiversità del Mediterraneo, ha messo in evidenza l’importanza del ruolo attivo dei cittadini nella tutela delle specie protette. Grazie alla prontezza di persone come Elodia Agostini e Michele Amato, diversi avvistamenti sono stati documentati con foto e video, e le tracce lasciate dalle tartarughe sulle spiagge sono state prontamente segnalate alle associazioni ambientaliste. Senza il loro intervento, molti di questi nidi sarebbero potuti passare inosservati, rischiando di essere calpestati e compromessi, con danni incalcolabili al delicato ecosistema marino e alla sopravvivenza delle future generazioni di “Caretta caretta”.
Tra i protagonisti di questa storia c’è Elodia Agostini, una turista che durante il suo soggiorno estivo a Marsala si è trasformata in una preziosa osservatrice. È stata lei la prima a notare le inconfondibili tracce lasciate da una tartaruga sulla sabbia. Grazie alla sua segnalazione, il WWF è potuto intervenire tempestivamente per recintare e mettere in sicurezza tre nidi localizzati in prossimità di spiagge molto frequentate, nei pressi dei lidi “Caffè Blanch”, “Signorino” e “Delfino”. Ma Elodia non è stata l’unica a fare la differenza. Anche Michele Amato, ex maresciallo della Guardia di Finanza oggi attivo come ambientalista per passione, ha scoperto un altro nido nella zona del Villaggio Sabugia, nel territorio comunale di Petrosino. La sua segnalazione, però, non ha avuto finora seguito operativo: secondo le associazioni, le immagini da lui fornite mostrano solo i segni di una nidificazione avvenuta da poche ore, e non la presenza effettiva della tartaruga al momento della deposizione, condizione ritenuta necessaria per poter delimitare ufficialmente l’area.
Nel frattempo, proprio in quella zona, l’azienda Energetika Ambiente ha posizionato alcuni cassonetti per la raccolta differenziata, aggravando il rischio di disturbo per il presunto nido. Michele non si è dato per vinto: ha già pronto tutto il materiale necessario per proteggere l’area per i prossimi sessanta giorni, ma al momento mancano le autorizzazioni ufficiali. Dopo il mancato riscontro da parte delle associazioni di volontariato, ha deciso di rivolgersi direttamente alle autorità competenti, ovvero il Comune di Petrosino e l’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala.
Questa stagione da record per le “Caretta caretta” lungo le coste trapanesi conferma l’importanza ecologica di questo tratto di litorale, ma rappresenta anche un invito a una responsabilità collettiva più consapevole. Il ruolo svolto da Elodia e Michele è stato fondamentale: le tracce delle tartarughe possono scomparire nel giro di poche ore, cancellate dal vento, dalle maree o dal passaggio dei bagnanti. Per questo il WWF sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini, frequentatori delle spiagge e gestori dei lidi, invitando chiunque noti qualcosa di sospetto a contattare immediatamente la Capitaneria di Porto o le associazioni ambientaliste.
Michele Amato lo scorso anno, sempre sulla spiaggia petrosilena, ha trovato due nidi di “Caretta caretta”, di cui da uno sono venute alla luce ben 100 tartarughine. Quelle immagini delle tartarughe che, dopo aver deposto le uova, tornano lentamente verso il mare restano impresse nella memoria come un monito e un’ispirazione: la natura ha bisogno di ciascuno di noi. E a volte, burocrazia a parte, basta davvero poco – burocrazia a parte – per fare la differenza.
Alberto Di Paola