Sicilia, la gestione del demanio marittimo passa ai Comuni

spiaggia-mediterraneo-delfino-edifici-ombrelloniLa Regione Siciliana affida ai Comuni la gestione diretta delle spiagge e dei litorali e dell’intero patrimonio demaniale marittimo. Lo dispongono gli articoli 40, 41, 42 e 43 della legge di stabilità approvatstamani dall’aula di Palazzo dei Normanni. La norma è frutto di una mediazione con il Governo Regionale a partire dal testo di un ddl presentato dal deputato regionale Girolamo Fazio, capogruppo del gruppo misto, che ha contribuito alla redazione finale dell’articolato giunto oggi al voto dell’aula. Fermo rimanendo il principio che il demanio marittimo rimane di esclusiva titolarità della Regione che detta le linee guida, ai comuni viene affidato il governo del territorio e la gestione delle concessioni.

«Credo sia un importante affidamento di responsabilità ai Comuni per il rilascio delle concessioni di beni demaniali e sull’esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo. Da oggi – commenta Fazio, che ha incassato anche il ringraziamento dell’assessore Maurizio Croce per la collaborazione prestata nella complessiva redazione della normadovrebbe essere più agevole ed immediato rendere efficace la gestione da parte delle amministrazioni comunali di spiagge, litorali e aree demaniali».

«In passato – ricorda Fazio – si assisteva a vicende paradossali con sovrapposizioni concessorie da parte della Regione in conflitto con i Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo dei Comuni o con altri strumenti urbanistici previsti dagli enti locali. L’approvazione di queste norme consente di superare le contraddizione di una programmazione territoriale frazionata tra due enti, il Comune da un lato e la Regione dall’altro».

«L’elaborazione dell’articolato aggiunge Fazio – trova motivo nella mia esperienza di sindaco di una città costiera, come Trapani, e nelle numerose preoccupazioni espresse da tanti sindaci che fino ad ieri si sono trovati a doversi confrontare con un governo del loro territorio monco. L’affidamento delle spiagge e dei litorali a privati è consentito esclusivamente attraverso bandi pubblici.

«È centrale – conclude Fazio – anche l’aspetto economico e finanziario perché l’attribuzione di parte dei canoni concessori ai Comuni costituirà una entrata in precedenza non prevista che consentirà il reimpiego delle somme negli interventi di pulizia dei litorali e delle spiagge eliminando il degrado oggi presente»

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