Sfruttati come schiavi i minori migranti di una comunità alloggio

I ragazzi, minori migranti non accompagnati, venivano pagati 12 euro al giorno per lavorare nei campi: 8 indagati in provincia di Palermo

Abusi sessuali su pazienti sedati, perizia psichiatrica per infermiereDodici euro per una giornata di lavoro nelle campagne di Borgetto, altrettanti per una serata al lavoro in una pizzeria. Tanto erano pagati i minori migranti di un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Per 8 persone sono scattate oggi le misure cautelari dell’interdizione dallo svolgere attività di ristorazione, agricole e di gestione di comunità di accoglienza. Le vittime dello sfruttamento venivano mandate a lavorare dal gestore del centro di accoglienza in pizzerie e nelle aziende agricole di amici compiacenti.

L’indagine condotta dalla sezione di polizia giudiziaria del tribunale dei minori e coordinata dai sostituti procuratori Chiara Capoluongo e Andrea Fusco coordinati dall’aggiunto Ennio Petrigni sono partite dopo la segnalazione di un infortunio di un ragazzo accolto nella comunità. Il giovane si è presentato al pronto soccorso con una grave lesione alla mano una frattura risalente a diversi giorni prima che i responsabili della struttura non avevano voluto curare subito. Il motivo era semplice: quella lesione il ragazzo se l’era procurata durante uno dei massacranti turni di lavoro in pizzeria.

I destinatari delle misure di interdizione sono: Vincenzo Arduina, titolare della pizzeria La Sorgente di Borgetto, Giuseppe Criminisi psicologo e  responsabile della comunità New River, Giuseppe Mario Di Bella agricoltore di Partinico, Francesco e Pietro Lo Baido agricoltori di Partinico, Antonino e Maria Teresa Lombardo, titolare dei locali dove è ubicata la  New River, e Andrea Carmelo Meli amministratore della cooperativa Essequadro

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