Sfiorata la tragedia, padre e due figli regolano i conti col coltello alla mano

I tre sono stati "fermati" dai carabinieri che li hanno deferiti alla competente Autorità Giudiziaria

SONY DSCSfiorata la tragedia, padre e due figli regolano i conti col coltello alla mano. E’ accaduto ieri, a Castelvetrano, in una abitazione di pregiudicati per un ammanco di poche centinaia di euro dalla “cassa di famiglia” e forse anche per vecchie ruggini di natura sentimentale. Niente comunque che possa giustificare i tre consanguinei che, perdono la testa, litigano, si picchiano e poi passano al coltello nel tentativo di annientare l’avversario. Il tutto si svolge in pochi attimi sotto gli occhi del padre che avrebbe preso le difese del figlio più piccolo ed avrebbe estratto un coltello pure lui per punire il primogenito che gli avrebbe sottratto poche centinaia di euro.

Protagonisti della vicenda sono D.P., 32 anni, V.P., 48 anni, entrambi pregiudicati castelvetranesi, e il padre dei due, V.P., 78 anni. Manca del denaro dalla cassa comune e viene subito incolpato il fratello maggiore; ne scaturisce una discussione che degenera fino a sfiorare la tragedia. Il fratello minore,   D.P., brandendo un coltello, si sarebbe scagliato contro il fratello maggiore attingendolo con un fendente all’inguine. Ferito, l’uomo si è portato presso la Stazione Carabinieri di Castelvetrano per denunciare il fatto. Ancora sanguinante è stato immediatamente accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano, dove è tuttora ricoverato con prognosi di quindici giorni.

Nel frattempo i militari della Stazione Carabinieri di Castelvetrano e del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno rintracciato padre e figlio, i quali, sottoposti a perquisizione personale, sono stati trovati entrambi in possesso di un coltello a serramanico. I coltelli sono stati sequestrati e nei confronti di D.P. è scattata una denuncia per lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto illegale di armi. Il padre, che avrebbe estratto il proprio coltello durante la lite, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala per minacce aggravate e porto illegale di armi.

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