Sebastiano Tusa subentra a Vittorio Sgarbi alla guida dei Beni Culturali in Sicilia

L’archeologo Sebastiano Tusa è il nuovo assessore ai Beni culturali in Sicilia della giunta di Nello Musumeci. Prende il posto di Vittorio Sgarbi che si è dimesso nei giorni scorsi. Il decreto di nomina, secondo quanto si apprende da Palazzo d’Orleans, sarà firmato a ore. Era stato proprio Sgarbi a fare il nome dell’archeologo, che è dirigente della Sovrintendenza del mare, come suo successore, scelta comunque compiuta dal presidente Musumeci, che aveva tenuto l’interim per qualche giorno.

Tusa è stato docente alla facoltà dei Beni culturali dell’università di Palermo, tra i suoi incarichi anche quelli di professore di Paletnologia all’Università Suor Orsola Benincasa a Napoli e di docente a contratto alla scuola di lettere e beni culturali dell’università di Bologna.

Se, infatti, la scelta dell’assessore è interamente riferibile alla volontà del governatore Musumeci, quella del capodipartimento, dopo il pensionamento di Maria Elena Volpes, è stata lasciata alla volontà politica di Forza Italia e in particolare del coordinatore Gianfranco Micciché. E il presidente dell’Ars ha indicato una persona a lui storicamente molto vicina come Sergio Alessandro, da molti anni dirigente dello stesso assessorato. Sarà questa la nuova “coppia” dei Beni culturali siciliani, dopo la tempestosa esperienza dell’assessore Sgarbi.

“Sono certo di aver fatto un’ottima scelta nel chiamare al governo un tecnico di indubbie qualità. Sebastiano Tusa, che conosco e stimo da anni, saprà essere un assessore all’altezza del difficile compito che lo attende. Voglio, al tempo stesso, ringraziare il professore Vittorio Sgarbi per l’attività svolta, seppure in così breve tempo, alla guida dell’assessorato dei Beni culturali. Gli ho chiesto, d’accordo col neo assessore Tusa, di continuare a seguire le prestigiose iniziative espositive già programmate e potrà farlo da consulente. A tutti e due, e al neo dirigente generale Sergio Alessandro, auguro buon lavoro”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

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Commenti

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    Ill.mo Assessore Sebastanio Tusa
    troppo lungo sarebbe riportare alla memoria il noto Decreto 2010 Firmato dall’On.Gelmini, che confermava la chiusura delle scuole d’arte, tramutato in liceo artistico, oggi più che formazione,direi, formazione di un precariato che lamenta la totale preparazione nella disciplina del Disegnare, indispensabile ed irrinunciabile a chi si avvia a mantenere saldo il proposito di un mestiere artigianale. Di questo apparato appello, ho documentazione a proposito, e presentabile a richiesta di competenze,che l’Allora illuste Dirigente scolastico Alfredo Prado, presso il Liceo Artistico Ciro Michele Esposito di S.Stefano di Camastra-Me-mi permise di indagare sulle capacità o meno Ideografiche degli studenti, ne risulto un quadro sconfortante e non recuperabile. Rinuncio a dovere attribuire il fallimento agli Insegnanti. A tale proposito sarei grato se potessi essere ricevuto, in virtù di una Innovazione Metodologica confermata da un testo e dalla firma di un noto pedagogista, permetterebbe un recupero, celere e di sicuro risultato, per permettere ai Docenti, con la disciplina recuperata, di lavorare sulle loro materie specifiche, che contemplano il sapere disegnare.
    Ne sarei grato per un colloquio sereno di valutazione, da cui ricavare dietro mia offerta volontaria e senza onorario, di porre un rimedio, in via del tutto sperimentale.
    L’allora Dirigente Scolastico, causa suo trasferimento, subito dopo l’impegno, non ebbe modo di procedere; il nuovo sopraggiunto, non ha credito dallo scrivente, da qui questa mia.
    Con riconoscenza
    Prof Giovanni Spinicchia

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