Ritardi per visite specialistiche ed analisi, l’on Lo Curto chiede l’intervento della Regione

RITARDI PER VISITE ED ESAMI A CAUSA DEL CORONAVIRUS, L’ON. LO CURTO: “MEDICI SPECIALISTI PRIVATI VENGANO AUTORIZZATI DA ASSESSORATO REGIONALE ALLA SALUTE AD EROGARE PRESTAZIONI A CARICO DEL SERVIZIO SANITARIO

 

Ancora un volta il coronavirus ferma la sanità pubblica in Sicilia. Come accaduto nel tra marzo e giugno tutte le visite specialistiche, le analisi, gli accertamenti diagnostici e persino gli interventi chirurgici hanno subito notevoli ritardi e in molti casi non é stato possibile effettuare a causa dell’emergenza covid in atto. Marsala, avendo l’unico ospedale “trasformato” in Covid Hospital risente maggiormente di questo stato di “disagio”.

 

Recentemente un politraumatizzato, investito da un pirata della strada, ha atteso per piú di un’ora l’arrivo dell’ambulanza malgrado trauma cranico ed emorragia cerebrale. Episodi del genere impongono azioni concrete perche la salvaguardia della vita é un diritto sancito dalla nostra Costituzione e riconosciuto dall’Onu a livello mondiale.

 

L’on. Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, chiede l’intervento della Regione per porre fine alle gravi carenze che si registrano nella sanità pubblica. Il deputato regionale marsalese, e annuncia la presentazione di un ordine del giorno a Sala d’Ercole, sede dell’Ars.

 

“La pandemia – sostiene Eleonora Lo Curto – sta limitando l’accesso alle cure ed alle prestazioni per migliaia di cittadini siciliani che necessitano di visite ed esami strumentali per patologie diverse dal Covid-19. Le prenotazioni, tramite i Cup, non garantiscono più i tempi delle visite prescritte dai medici di famiglia. Alla luce di tale situazione che pregiudica il diritto alla salute, chiedo all’assessore regionale Ruggero Razza di autorizzare che tali prestazioni possano essere garantite in attività libero-professionale intramoenia con onere a carico del servizio sanitario nazionale”.

 

“Ciò aiuterebbe – sostiene la Lo Curto -, in primis, i tanti cittadini che non possono permettersi prestazioni a pagamento e che, al contempo, hanno bisogno di certezze diagnostiche per potersi curare. Con questa mia istanza, se accolta, le prestazioni effettuate presso gli studi medici privati verrebbero prese in carico dal Servizio sanitario nazionale con rimborso ai professionisti e pagamento del ticket se dovuto”.

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