Riforma delle Province. Panepinto “controcorrente”: presentato ddl su elezione diretta Presidente dei Consorzi di Comuni

La Riforma delle Province ha finito col danneggiare la Sicilia. Da più parti si invoca una vera legge riforma e non un palliativo per distribuire poltrone

province-regionali-cancellate-per-creare-consorzi-città-metropolitane-in-Sicilia-provincia-di-trapani-marsala-news-cronaca-marsalanewsLa Riforma delle Province Regionali, una delle più eclatanti incompiute di Rosario Crocetta, sta dividendo i 90 di Palazzo dei Normanni. Il numero dei franchi tiratori è in aumento ed i dissidenti sono ormai più dei sostenitori. Se in due anni e mezzo Crocetta non è riuscito a portare in porto la legge riforma è segno evidente che questa non è la riforma giusta. Per il momento, con la soppressione dei nove Enti Provincia Regionale si sono registrati solamente una valanga di problemi con l’aggravante che il lungo commissariamento voluto dal Presidente Crocetta e con “uomini” imposti dallo stesso ha finito solo per delegittimare l’amministrazione decentrata “democratica”, con i residenti che avevano la possibilità di eleggere chi, a loro insindacabile giudizio, era ritenuto il migliore amministratore.

Ora, a scegliere chi deve amministrare, è solo Crocetta e di conseguenza chi è delegato a tale compito nel Presidente della Regione ha un ruolo subordinato. Di conseguenza sia fatta sempre la volontà di Crocetta. E, pensare che la riforma voluta dal presidente va propria in questa direzione, niente incarichi elettivi ai vertici dei nuovi Consorzi. Un coro di dissensi si leva forte e fra questi registriamo pure quello di Giovanni Panepinto, deputato regionale del PD e componente della commissione Affari istituzionali, che ha presentato un disegno di legge all’Ars; un ddl che prevede nove Consorzi in tutto, comprese le tre Città Metropolitane.

Panepinto-giovanni-deputato-regionale-pd-ars-palermo-sicilia-provincia-trapani-marsala-news-cronaca-marsalanews“So di andare controcorrente, ma preferisco essere criticato piuttosto che sostenere ciecamente una riforma che rischia di creare più contraddizioni di quelle che risolve. Per questo – scrive Panepinto – ho presentato un disegno di legge sul superamento delle Province che si basa essenzialmente su cinque punti: istituzioni di nove Liberi Consorzi di Comuni; elezione diretta del Presidente del Libero Consorzio; decentramento amministrativo di compiti e funzioni oggi in capo alla Regione; eliminazione di tutti gli enti intermedi; istituzione delle Città Metropolitane di Palermo Catania e Messina. Partiamo da un presupposto – aggiunge Panepinto – la riforma delle Province, in Sicilia come in Italia, nasce principalmente da un’esigenza di spending-review. Ma l’obiettivo del contenimento della spesa si ottiene eliminando enti inutili, strutture intermedie e duplicazione di funzioni: senza una riforma incentrata su questi punti, non solo non si risparmierà ma non si elimineranno molti di quei lacci burocratici e amministrativi che soffocano la Sicilia”.

“A differenza di molti, poi – continua Panepinto – credo che il ‘costo’ dell’elezione diretta del Presidente dei Liberi Consorzi possa determinare un risparmio globale più forte, dal momento che un presidente democraticamente eletto e investito dal mandato popolare potrà avere molta più capacità di incidere sul fronte del risparmio e dell’efficienza di quanta ne possa avere un sindaco eletto da altri sindaci, che inevitabilmente sarà portato all’arte della mediazione per mantenere quella carica. Mi auguro – conclude l’esponente del Partito Democratico – che dentro il mio partito, dentro la maggioranza e dentro e fuori il parlamento si possa sviluppare un dibattito sereno che guardi al merito e non, come spesso accade, incentrato su slogan e demagogia”.

abolizione-province-sicilia-tagliata-e-ricucita-provincia-di-trapani-marsala-news-crolla-marsalanewsLa modifica della legge riforma delle province viene chiesta anche da gran parte dei sindaci che si sentono “orfani”. A riguardo mettiamo in risalto una nota pubblicata su www.siciliainformazioni.it: “Un protocollo d’intesa “per affrontare insieme alcune delle materie che erano di competenze delle Province”. Nasce così il “Patto di Ventimiglia”, l’accordo che mercoledì 6 agosto sarà sottoscritto a Ventimiglia di Sicilia da 50 sindaci della Sicilia occidentale.

In attesa che la Regione Siciliana renda possibili i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane, stabilendo le loro competenze, cinquanta comuni dell’Isola danno vita a una nuova realtà istituzionale, la prima “area vasta” del dopo province. Obiettivi coordinare le azioni amministrative e gli interventi per i collegamenti, in particolare quelli stradali; la valorizzazione delle risorse naturali e dei prodotti locali di eccellenza; la commercializzazione di questi prodotti; la valorizzazione delle risorse storico-culturali e favorire la capacità creativa ed innovativa del sistema imprenditoriale”.

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