Riapre, questa sera, il Museo Archeologico Regionale Lilibeo a Marsala

Il Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala riapre al pubblico con un percorso di visita completamente rimodulato che ripercorre la storia dell’antica Lilibeo attraverso materiali inediti accostati ai già noti reperti del precedente allestimento, ed un affascinante itinerario subacqueo. l’Inaugurazione del nuovo allestimento espositivo Museo Lilibeo è questo pomeriggio (14 marzo) alle ore 18:00, a Marsala, presso l’ex Baglio Anselmi.

Il Progetto POIn 2007/2013 “Opere di Valorizzazione del Polo Museale di Trapani, Museo Archeologico Regionale Baglio Anselmi di Marsala” avviato dall’ex Direttore del Museo Maria Luisa Famà, ha visto come stazione appaltante la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani e progettista la S.p.A. INVITALIA attività produttive di Roma. La Direzione dei lavori è stata affidata ad Enrico Caruso, dall’ottobre 2015 nominato Direttore del Museo ed oggi Direttore del Parco Archeologico di Selinunte, il quale si è avvalso della collaborazione tecnica di Calogero Baldanza. Il Direttore dei lavori e del Museo Lilibeo insieme a Maria Grazia Griffo, archeologa in servizio nel Parco lilibetano, ha curato anche il rinnovamento museale, con l’apporto del Comitato scientifico e le collaborazioni esterne di giovani archeologi e valenti studiosi del settore della Soprintendenza di Trapani, della Soprintendenza del Mare, del Centro Regionale per la Progettazione e Restauro, dell’Università degli Studi di Palermo e del Museo “Salinas”.

Il Progetto ha previsto l’adeguamento alle norme europee degli impianti e l’ammodernamento del sistema di climatizzazione, la ristrutturazione di alcuni spazi e, soprattutto, il riallestimento delle Sale espositive. L’allestimento museale, totalmente rinnovato, propone nella Sala a destra dell’ingresso principale una nuova visione certamente più monumentale della Nave punica, oltre un diverso punto di osservazione grazie ad una passerella che consente una visualizzazione dall’alto del Relitto e che è agilmente percorribile anche dai diversamente abili. I visitatori, per accedere alla Sala, attraversano un’antisala dedicata ai porti di Lilibeo con i rinvenimenti subacquei da Capo Boeo. A seguire, accompagnano la Nave punica altri rinvenimenti dallo Stagnone, i relitti medievali A e B del Lido Signorino e, tra gli elementi innovativi, una vetrina che richiama la sezione di una nave, con il carico del relitto A.

Nella Sala a sinistra, il percorso museale è dedicato a Lilibeo e al suo territorio con la fondazione dalle radici fenicie a Mozia e Birgi, illustrate nell’antistante saletta dedicata. La storia di Lilibeo viene narrata attraverso i corredi delle necropoli (puniche, ellenistico-romane, cristiane) rinvenute al di fuori delle mura di fortificazione, rievocate da una ricostruzione sormontata da merli. Il percorso continua nella saletta dedicata ai culti punici e romani, testimoniati da importanti frammenti scultorei e da due statue di divinità. Ancora in fieri l’esposizione della città “viva” di Lilibeo, con le sue splendide domus, le testimonianze epigrafiche, gli oggetti della vita quotidiana, per la prima volta riuniti in contesti stratigrafici nella Sala conferenze, adibita a spazio espositivo permanente.

In continuità col passato, che vide nella figura di Pietro Alagna il primo sostenitore della missione inglese di Honor Frost, le Cantine Pellegrino hanno sponsorizzato la pulitura dei legni della Nave punica. Dal ritrovamento della Nave Punica sono trascorsi cinquant’anni. Le Cantine Pellegrino, prime sostenitrici della missione di recupero, restauro ed esposizione della Nave Punica, ancora una volta hanno sponsorizzato il suo restauro. Grazie ad una passerella che consente una visualizzazione dall’alto e che è agilmente percorribile anche dai diversamente abili, oggi si può apprezzare tutta la monumentalità della Nave, un relitto unico al mondo. Pietro Alagna, presidente delle Cantine Pellegrino, ha dichiarato: “Alla Missione della Nave Punica mi legano circa 50 anni di ricordi, un’avventura esaltante che mi ha arricchito sia dal punto di vista culturale che umano”. Un’avventura che si intreccia fortemente con la storia delle Cantine Pellegrino, da sempre attive nel supporto alle attività artistiche e naturalistiche legate al proprio territorio, come il restauro architettonico della Chiesa Madre di Marsala o l’avvio del progetto “Insieme per Pantelleria” per il rimboschimento di Montagna Grande e Monte Gibele dopo gli incendi dello scorso maggio”.

L’Associazione Amici del Parco archeologico di Marsala ha contribuito a realizzare la pannellistica. La manifestazione per l’inaugurazione del Museo si aprirà con i saluti dell’Assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Carlo Vermiglio, del Dirigente Generale dello stesso Dipartimento Gaetano Pennino, del Sindaco di Marsala, del Direttore del Polo Regionale di Trapani e Marsala per i Siti Culturali Luigi Biondo, del Responsabile del Museo Anna Maria Parrinello. Seguiranno gli interventi di Enrico Caruso e Maria Grazia Griffo sui criteri museografici e archeologici del nuovo allestimento.

A conclusione, saranno proiettati i cortometraggi sulla Grotta della Sibilla e l’Ipogeo di Crispia Salvia, realizzati dal Lions Club di Marsala che sponsorizza il Progetto Easy Vision per consentire ai diversamente abili di accedere a questi importanti luoghi di cultura che altrimenti non potrebbero conoscere.

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