Referendum taglio Parlamentari: gli italiani residenti all’estero potranno votare in Italia

Gli elettori italiani residenti all’Estero e iscritti all’AIRE potranno il prossimo 29 marzo, in occasione del Referendum costituzionale ex art. 138 della Costituzione (riduzione del numero dei parlamentari) optare per il voto in Italia e più specificatamente nel Comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti.

Per poter fruire di questa opzione gli interessati debbono presentare, entro il prossimo 8 febbraio, un’apposita istanza indirizzata all’Ufficio Consolare competente.

Tale comunicazione può essere scritta su carta semplice e – per essere valida – deve contenere nome, cognome, data, luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore, accompagnata da copia di un documento di identità del dichiarante.

Per tale comunicazione si può anche utilizzare l’apposito modulo scaricabile da questo sito o da quello del proprio Ufficio consolare.

Come prescritto dalla normativa vigente, sarà cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio consolare.

La scelta di votare in Italia può essere successivamente REVOCATA con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio consolare con le stesse modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione.

Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, la Legge NON prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis) hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.

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