Ragazzo di Terrasini muore dopo un pugno alla mandibola

Muore in ospedale dopo un pugno che gli fratturò la mandibola, un intervento chirurgico e due ricoveri. La Procura della Repubblica di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla fine di Luca Di Bella, 29 anni, di Terrasini.

Il giovane aveva ricevuto un cazzotto al viso durante una discussione con alcuni vicini che lo accusavano di avere staccato il loro contatore della luce. “Quel giorno mio figlio aveva mal di denti e l’ho accompagnato io alla discussione con quei giovani. Ero presente”, ha ricostruito alla polizia la madre. Ma adesso la famiglia vuole capire perché il figlio dopo un intervento e dieci giorni a casa è morto all’improvviso.

Era l’8 novembre quando Luca Di Bella con due denti saltati e il dolore alla mandibola è arrivato al pronto soccorso di Villa Sofia. Nella denuncia i genitori scrivono che dopo tre Tac, dove i medici non riscontravano nessuna frattura, e una radiografia che ha evidenziato la frattura, il ragazzo è stato ricoverato il 9 novembre. Lo stesso giorno è stato operato e dopo dieci giorni è stato dimesso. “Notavo un gonfiore sotto la mandibola”, ha ricostruito la madre del giovane.

Il 26 novembre la mamma ha accompagnato il figlio nel reparto dove era stato operato, Maxillo facciale di Villa Sofia. “La dottoressa ci ha prescritto le fiale di Bentelan e ci ha rispediti a casa”, ha scritto in denuncia la mamma del ragazzo.

Ieri la situazione è precipitata. “Luca ha cominciato ad avvertire forti dolori in tutto il corpo e abbiamo richiesto l’intervento del 118”, hanno denunciato alla polizia i genitori. Il ragazzo è finito prima alla Rianimazione dell’ospedale Cervello per un’insufficienza renale, poi il medico ha ipotizzato la formazione di un ascesso e ha deciso il trasferimento alla rianimazione di Villa Sofia.

Poi le condizioni si sono aggravate e i medici hanno deciso di intervenire. Luca è stato operato d’urgenza. Durante l’intervento, però, ha avuto un attacco cardiaco ed è morto alle 19,40. “Chiediamo all’autorità giudiziaria di procedere nei confronti dei responsabili della morte di nostro figlio”, hanno ribadito i genitori del giovane.

La procura ha disposto l’autopsia per lunedì.  “Sono a conoscenza che i carabinieri sono andati in ospedale per ritirare il referto di 15 giorni fa”, dice Pietro Greco, direttore sanitario degli ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello.

Fonte: www.repubblica.it

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