PSR Sicilia 2014-2020, ecco i primi bandi

Ecco i primi bandi del nuovo PSR Sicilia 2014-2020. Si tratta delle Sottomisure 3.1 “Sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità” e 3.2 “Sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno” . La dotazione finanziaria totale è di 11 milioni: 3 milioni per le nuove adesioni e 8 milioni per le attività da parte di associazioni di produttori. I contributi sono a fondo perduto: 100% per le nuove adesioni e 70% per le associazioni di produttori.

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Il Psr Sicilia 2014-2020, approvato il 24 novembre 2015, rappresenta lo strumento di finanziamento e attuazione del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (Feasr) dell’Isola. Nell’ambito della Programmazione delle risorse Feasr alla Regione Siciliana sono state assegnate risorse pari a 2.212.747.000 di euro, con un incremento di oltre 27 milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale del PSR Sicilia 2007-2013. Questo dato, da cui partire per pianificare la programmazione del periodo 2014-2020, fa della Sicilia la regione d’Italia a cui è stata assegnata la maggior dotazione finanziaria a livello nazionale.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la Sottomisura 3.1 “Sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità”. Il bando è finalizzato a migliorare le prestazioni economiche delle aziende agricole al fine di incrementarne il valore aggiunto, potenziare e sviluppare le produzioni agroalimentari di qualità, assicurare maggiore garanzia per i consumatori su prodotti e metodi di produzione e migliorare la competitività dei produttori primari all’interno della filiera agroalimentare.

Sono ammessi ad usufruire del sostegno gli imprenditori agricoli in possesso del requisito di “Agricoltore in attività”, che partecipano per la prima volta ad uno dei regimi di qualità elencati al paragrafo 5 delle Disposizioni specifiche della Sottomisura 3.1. Sono ammessi a fruire del sostegno le associazioni di agricoltori che comprendono, anche se in forma non esclusiva, imprenditori agricoli in attività che partecipano per la prima volta ai regimi di qualità per i prodotti agricoli o i prodotti alimentari elencati al sopra citato paragrafo 5: prodotti ottenuti con metodo biologico e prodotti DOP e IGP riconosciuti come gli Oli di oliva, le Arance  Rossa  di  Sicilia , i Vini DOCG, DOC e IGT  e le tante altre produzioni DOP e IGP.

Il sostegno è concesso sotto forma di contributo, in conto capitale, pari al 100% dei costi ammissibili derivanti dalla prima partecipazione ai sistemi di qualità per una durata massima di 5 anni. L’importo massimo concedibile è pari ad € 3.000,00 per anno solare per beneficiario, anche nel caso in cui il beneficiario partecipi a più sistemi di qualità. Per le domande presentate da associazioni di agricoltori tale massimale è da intendersi riferito ad ogni impresa. I criteri di ammissibilità delle adesioni sono elencati a pagina 5 del  bando.
Il criterio di finanziamento della domanda è a sportello: l’aiuto segue l’ordine cronologico, pertanto saranno accettate e finanziate domande di aiuto in relazione all’ordine cronologico di rilascio informatico, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.

I costi ammissibili dalla sottomisura 3.1 sono quelli derivanti dall’assoggettamento all’Organismo di controllo per il conseguimento dei requisiti di conformità al disciplinare di  produzione o al metodo biologico o al  metodo di produzione integrata. Per maggiori dettagli consultare le disposizioni attuative per la Sottomisura 3.1
Il bando per l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto a valere sulla Sottomisura 3.2 “Sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno” è stato In pubblicato (in data data 1/4/2016) unitamente alle Disposizioni attuative specifiche della Sottomisura approvate dall’Autorità di Gestione con D.D.G. n. 2172 del 31/03/2016, in corso di registrazione alla Corte dei Conti.

Oggetto: attività di informazione e promozione relative ai prodotti agricoli e alimentari di qualità ottenuti sul territorio della Regione Siciliana di produzione e che si possono attuare nel mercato interno della UE.

E segnatamente:
• realizzazione di seminari tecnici, degustazioni guidate, incontri B2B, azioni promozionali rivolte al circuito HORECA);
• azioni di educazione alimentare;
• partecipazione a fiere e manifestazioni di carattere nazionale, regionale o locale;
• le attività di informazione e promozione dei prodotti di qualità da svolgersi sul territorio UE;
• predisposizione di materiale promo pubblicitario, informativo, divulgativo e di iniziative promo pubblicitarie con i mezzi di informazione

Obiettivo: la misura mira a valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità, migliorando il posizionamento sui mercati e la competitività del settore agricolo mediante la commercializzazione di prodottidi eccellenza agro-alimentare. Ne deriva l’assoluta necessità dei produttori a creare una sinergia al fine di dotarsi di regole comuni per garantire la qualità dei loro prodotti attraverso la condivisione di procedure produttive ed il rispetto di vincoli nonché la realizzazione di campagne informative e promozionali che sensibilizzino il consumatore europeo all’acquisto di tali prodotti.

Beneficiari: il è riservato alle associazioni di produttori coinvolte in uno o più regimi di qualità riguardo ai prodotti e ai regimi di qualità per cui è stata attivata l’operazione 3.1.1 costituiti in qualsiasi forma giuridica.

Tipologia di contributo: contributo a fondo perduto fino al 70%.

Le criticità del settore agricolo siciliano possono essere  una palla al piede per le potenzialità del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) Sicilia 2014/2020. E’ una tematica, questa, che non va assolutamente sottovalutata in quanto il settore agricolo siciliano è in crisi, seppure continua ad essere uno dei pochi settori che può ancora garantire un certo fattore di crescita.  Il ruolo dell’agricoltura nel processo di sviluppo da sempre rappresenta, pur con alti e bassi e con interpretazioni alquanto differenziate, un tema di ricerca prioritario negli studi di economia. In un convegno tenutosi lo scorso 8 aprile a Palermo,  Cateno De Luca, direttore generale di Fenapi Group, sostenne: “Quando la politica siciliana riuscirà a mettere in rete il produttore di miele siciliano con l’albergatore della porta a fianco – che fa consumare il miele di Bolzano o tedesco – allora potremo sostenere che qualcosa di concreto si è fatto per l’agricoltura siciliana e ciò significa che prima vanno risolte le cose più elementari , filiera corta , e poi le cose più complesse quale ad esempio la commercializzazione dei nostri prodotti in altri territori”.

Un concetto che tutti sanno, che tutto osannano, ma che nessuno si è mai prodigato di mettere in atto. Fino a quando invidia e gelosia dividono gli attori dell’agroalimentare non potrà esserci un reale sviluppo del settore agricolo siciliano.

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